mercoledì 18 maggio 2011

La scena è per loro...

Basta aprire uno dei tanti blog, o siti dedicati alla mountain bike per rendersene subito conto: oggi la scena nel bel teatrino della MTB è tutta per loro: i freeriders, i downhillers, gli acrobati del dirt slopestyle.

Quando iniziavo a pedalare io, si guardava con ammirazione a John Tomac, Thomas Frischknecht, David "Tinker" Juarez... grandi atleti dell'XC. Poi è arrivata la novità del DH, un'emergente specialità, che aveva il suo fascino per le difficoltà tecniche estreme che gli atleti erano tenuti a superare in discesa. Mi ricordo i nomi di Nicolas Vouilloz, Juli Furtado, Missy Giove, Anne-Caroline Chausson...

Erano una minoranza allora, e molto probabilmente lo sono anche oggi, ma la loro voce è forte, e attirano l'attenzione dei giovani che vedono in loro i super fighi da imitare. Quindi se va avanti così, la bicicletta pedalata come la intendiamo noi, andrà avanti poco. Una schermata di pinkbike ed ecco che su 6 news ben 5 sono dedicate a bike park, downhill e film gravity che tra un po' riempiranno le sale dei cinema da quanti ne fanno!

Con il web intento a dare questa immagine della mountain bike, poi non ci si deve lamentare se in giro per le montagne ci scambiano per downhillers, o freeriders. Abbiamo le bici molleggiate, indossiamo le protezioni alle ginocchia e ai gomiti = facciamo downhill!

Con una visione pessimistica le montagne potrebbero davvero diventare un enorme parco divertimenti per mille e mille bici imbizzarrite. Se si pensa che qualcuno per "manutenzione del sentiero" intende la pulizia ed il livellamento del fondo, la costruzione di drops per fare i salti, di paraboliche per fare le curve, ecco, questa è l'idea di montagna. Poi inizieranno a spuntare come funghi passerelle e trampolini. A me queste cose danno fastidio, e sono intollerante. Non frequento la Maddalena di Brescia, ma ho il ricordo di una traccia, ora credo famosa, che presentava diverse strutture per i discesisti. Ma perché? Da che cosa è nato tutto questo? E se volessi passeggiare a piedi per quel sentiero, potrei farlo tranquillamente oppure dovrei indossare obbligatoriamente casco integrale, pettorina, e tutte le protezioni necessarie per salvarmi da un incontro ravvicinato con un missile da DH?

La Maddalena è forse diventato un bike park?

E così la mountain bike diventa sempre più uno sport da circo, da area attrezzata dove ci sono impianti di risalita, o su fune o su gomma. Un po' come lo sci da discesa (dice giustamente Dario), dove la conquista della montagna avviene con la creazione di strutture atte a portare le persone in su, per poi farle venire giù. Un giorno, ma in molte località è già così, chi vorrà fare mountain bike, dovrà rivolgersi al bike park.


4 commenti:

  1. Ma quello nella foto è il tamarro del coccodrillo?

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  2. Si, Favier! È lui! Il mega tamarro!

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  3. A quanto mi dicono, il sentiero in Maddalena a cui ti riferisci (Cagnolera?) è stato regolarmente catastato con tracia GPS. Ci sono 1000 sentieri per salire/scendere e non capisco come riservarne uno al downhill possa essere un problema. E se un pedone volesse salire proprio da quello? Si dovrebbe attaccare :-)

    Detesto il DH, ma penso che sulle nostre montagne ci sia posto per tutti, e basti portare rispetto e non fare i prepotenti (tutti: pedoni, ciclisti, cacciatori...)

    Poi capisco che un individuo come quello della foto possa far perdere le speranze nel futuro :-)

    Buone pedalate!
    Bauno

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  4. ha ha ha... vedo proprio che sono sempre più in tanti ad appassionarsi di downhill/freeride. alcuni riconoscendo i propri limiti (come me del resto) si divertono per quello che possono, discese facili, altri riconoscendo limiti più evidenti mollano e si dedicano ad altro, poi ci sono quelli che non avendo il Cuore ed il coraggio di accettare il proprio limite continuano a girare attorno ad un mondo che non può essere loro. proprio vero, chi disprezza compra, personalmente non detesto nessuno sport, spendo il mio tempo ad interessarmi allo sport che piace a me non a quelli che piacciono ad altri.

    p.s.oggi non va più di moda il mulo da tiro che la domenica mattina è fuori dalla farmacia di turno col gruppo per fare il pieno o chi vince le gare perchè ha trovato la formula chimica che non lo fa sgamare all'antidoping,
    spettacolo, destrezza , tecnica , coraggio...questi i valori sani.
    buone pedalate ..ma senza bombe

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