mercoledì 4 aprile 2012

Ormaratonave

Ecco un bel resoconto di Perse con qualche foto di BoboNomad

Giornata fantastica!
Io lo sapevo già: c'erano tutti i presupposti per divertirsi.
Mauro che organizza un girone dalle sue parti, sulle sue montagne, il gioco di parole che trasforma un giro di 2000 metri di dislivello in maratona, la OrMaratoNave, una attesissima competizione tra amici. I pettorali di gara assegnati, con i ralativi numeri, le voci di corridoio, le indiscrezioni, le supposizioni, gli spettecolezzi, gli amminoacidi, le bici alleggerite di 40 grammi, le coperture prestazionali. Il movimento sul forum.. e già mi divertivo a leggervi.
Finalmente il giorno è arrivato e ci siamo divertiti come dei matti: il percorso impegnativo ma neanche troppo per dei bikers duri e con esperienza come i BdB. Appena lasciato l'asfalto arrivano la ghiaia ed un fondo infame, a Dario tocca una foratura e la rottura di un raggio, io e Vito lo aspettiamo e poi recuperiamo il gap con gli altri spremendoci per bene. Ma Pollicino ha lasciato sulla strada un bel paio di occhiali da sole: +10 punti per noi, ed un sospiro di solievo per lo sbadatone. Discesa e poi salita, salita e poi discesa, vetta dopo vetta avanziamo sempre più con la gente che ci incita vedendo le tabelline numerate attaccate al manubrio. Ma c'è una gara? Si, siamo un'ottantina... Che bulli, che belli! Si pucia di più del solito, mi pare, è l'effetto placebo della tabellina? È il tifo dei pedestrians? Maciniamo strada e metri di dislivello con maggiore disinvoltura, soprattutto Mauro se ne accorge: saranno queste barrette? Oppure la punturina di ieri sera? E tutti giù a ridere... È un bel gioco, ci piace fare gli stupidini, scherzare anche sulle cose serie: e pensare che c'è gente tanto malata che si droga per fare sport. L'aria è frizzante, fa piuttosto fresco e soffia un vento gelido da Est. Frog è in forma, sospinto dal vento dell'Est, sulla sua light bike, aiutato dal gregario, è sempre lì davanti, si fa vedere, non fa lo spavaldo, conduce la sua gara con pacatezza, regolarità, non spreca inutilmente energie, ci tiene a bada. Elena non parla tanto, è nervosetta, silenziosa, i suoi sguardi sono radiografie, studia l'avversario, ma in fondo lei ha già vinto; nella sua categoria è unica.
Anche per me sembrava andare tutto per il verso giusto: la forma fisica c'è, la bici è divertente, la più bella che abbia finora guidato, scattante, reattiva; in salita ti costringe a spingere più degli altri, con il monocorona, ma in discesa è filante e veloce. È stabile e mi offre grande feeling. Le discese di questo giro sono molto varie: si passa dal ripidone tecnico, al sentiero flow, al lento su roccia. Un sogno, se non fosse per un piccolo inconveniente: ad un certo punto la forcella si mette a sbuffare aria e sbrodolare olio... l'è sciopada! Chiudo l'idraulica e mi arrangio meglio che posso, con l'olio che fuoriesce dai foderi a compromettermi pure il freno anteriore. Riesco comunque a divertirmi, anche se la mia gara è compromessa.
Dopo l'ultimo sasso, ritornati sull'asfalto il gruppo si ricompatta, la tensione sale, Mauro si fa sotto e tenta un primo allungo, il gruppo reagisce e lo riprende. Nulla di fatto.
La velocità media s'innalza d'un botto, ed ecco nuovamente il padrone di casa che ci riprova. Anche questa volta ripreso. Le tabelle che sbatacchiano sul manubrio. Ora è il momento del campione Casciotta: sembra la fuga giusta invece proprio all'ultimo il motore si ingolfa.
Dalle retrovie, sornione, della delegazione veronese, arriva Frog con il gregario Bobo a creargli la scia. Quando Bobo si fa da parte, ad aprire la strada al tenace campione, con astuzia va a bloccare l'azione di recupero degli altri concorrenti. Questa volta è fatta, ed i BdB hanno un campione!
Complimenti Frog per il risultato.

Complimenti all'organizzazione di gara per la tracciatura del percorso, anche se mancavano le fettucce , e per il generosissimo ristoro a coronamento di una giornata da incorniciare. Grazie per il pane fatto in casa, per la pasta, le verdure, le frittate, le pizze, il salame (mi ha detto Dario di averne mangiato uno intero con la pelle), il vino, le torte...
Quante cose, alla fine mi è scesa una stanchezza incredibile, con lo stomaco a richiamare tutte le forze a sé, per il lavoro extra che gli ho affidato.

Bella esperienza, una gran divertita. Alla prossima