Saliamo dall'Annunciata di Borno, come si dice...Pronti via, 20%! Il passo è buono, e in breve tempo siamo a Borno per un caffè. c'è ancora aria di vacanza in paese. Il percorso adesso prosegue, abbastanza semplicemente, verso il Giovetto, e poi Schilpario. Una breve discesa su sterrata ci rinfresca, non fa caldo.
Arriviamo ai Campelli giusto per mangiare, la salita pedalata è finita, e ci manca il pezzo a piedi per arrivare ai 2150 dei Passo Baione. Salita che si rivelerà ben più impegnativa di quel che pensavo. Sia per i saliscendi iniziali nei ghiaioni, a piedi, che non ci fanno guadagnare quota. Sia per la salita vera e propria, una rampegada su prati e ghiaioni ripidissimi e pure qualche tratto di roccetta, magari facile in assetto trekking, un po' meno con un aggeggio di 15 kg x 2 metri sul collo.
Poco male: stiamo salendo tra le pareti della Concarena, e basta voltarsi per ammirare Adamello e compagnia bella. La giornata è magnifica!
Se da un lato sono spinto dalla curiosità a procedere di buon passo, dall'altro sono in apprensione e in un'occasione aiuto Elena a portare su la bici su un passaggio non facile.
Wilmer procede avanti a tutti, mi rivela di essere curiosissimo. Oggi è in grande spolvero e noto che il pezzo di esplorazione ha galvanizzato anche lui, riferendomi dall'alto ogni particolare della salita. Quando intravediamo il passo rassicuro i compagni, Wilmer mi rivela: "è stata la salita a spalla più bella", mentre Elena "è stata la salita a spalla più dura". Ci diamo una stretta di mano quando superiamo il passo: davanti a noi le pareti di Cima Bacchetta fanno da cornice, e a destra il Cimon della Bagozza. Che vallata! sarà percorribile in bici? sono abbastanza dubbioso...
Cominciamo a scendere in un prato non ripido, costellato da mille pietre di diverse dimensioni. Si riesce a scendere in sella, qualche gradone ci fa smontare ma presto vediamo sotto di noi il bivacco, ben mimetizzato tra i ghiaioni. Sensazioni positive sulla discesa. Molto bello il bivacco, ben fornito di vivande e pulito. Proprio un bel posto, chissà se passeremo ancora di qua...
Ricominciamo a scendere, e il sentiero diventa ben marcato, anche se la valle si incunea a picco su Lozio e di conseguenza il sentiero comincia a diventare più ripido, anche se mai impossibile. Io e Wilmer ci divertiamo molto facendone in sella gran parte. Vittorio e Elena purtroppo faticano e si divertono un po' meno. Ma sono compagni affidabili, anche se sicuramente percorrere lunghi tratti a piedi non piace a nessuno.
Elena è arrabbiata con me :)
Un pezzo esposto ci fa procedere a piedi con cautela per 5 minuti, poi di nuovo in sella, filati fino alla chiesetta di Santa Cristina. Alla fine abbiamo percorso in sella >90%. Bellissimo, sono proprio contento! Incontriamo dei giovani escursionisti della zona che ci chiedono molto incuriositi informazioni sul nostro percorso, e parliamo a lungo di mountain bike, scialpinismo (il loro sport), escursionismo.
Il resto del giro prosegue su una bellissima stradina sterrata consigliata da Mauro che ci accompagna in fondovalle a Malegno. Anche oggi grande avventura: ritorna il sorriso sul viso di Elena, che penso anche oggi mi ha un po' maledetto.
Grazie ai compagni di avventura, Wilmer che mi ha aiutato con tracce gps e cartine, e che anche oggi ha dimostrato di essere tornato alla mtb in grande forma!
Elena e Vittorio che sono dei grandi amici. Sempre presenti quando ci sono nuove avventure! ma anche quando non ci sono nuove avventure! insomma, sempre presenti! Mitici... Tra l'altro si fermeranno a Borno in tenda, per un nuovo giro il lunedì! che grandi!
ciao!
Tutte le foto