martedì 11 maggio 2010

Intorno alla valle D'Inzino

Tempo bastardo,domenica doveva essere il giorno più decente meteorologicamente
parlando,infatti mi alzo e nubi a iosa nel cielo valtriumplino.Ritrovo ad uno
dei soliti parcheggi della valle e mentre Lisabike ci prepara il caffè sfreccia
la mtb29erAM migliore in circolazione al momento,il tipo si ferma e si
presenta:"buongiorno sono Carlo il dentista"e Milzo prontamente ribatte"ciao,e
io sono Paolo l'infermiere".E'una WFO bianca della NINER ,...quanto mi
piacerebbe fare il giro odierno con quel mezzo sotto le chiappe,e se legassi il
tipo dentro il camper fino a sera?Sarà d'accordo Elena?Credo di no.Invito il
tipo a seguirci nel giro,e penso che potrei farlo perdere nei boschi
fregandogli la bici...ma non posso è da poco che mi sono confessato in chiesa.
Bon,arriviamo in Caregno dove finisce l'asfalto ed inizia lo sterrato insieme
alla pioggia,primo summit sul da farsi,decidiamo (e ti pareva)di proseguire
inventando un piano"B" in caso di ulteriore pioggia,tutti i gitanti della
domenica stanno rientrando in fretta al caldo delle loro auto e delle loro case
con i caminetti fumanti,arrivati al bivio secondo summit,le cime sono avvolte
dalla nebbia e nuvoloni minacciosi sembrano invitarci a ritornare sui nostri
passi, piove ancora ma per ora gli alberi ci riparano un pochino,io da capogita
non voglio prendere responsabilità e vista l'indecisione sul da farsi,Milzo
esclama"basta che uno di noi voglia continuare che io continuo",Gigi e la Elena
alzano la manina,Vale46 si chiede:"ma dove caxxo sono capitato?" e via che si parte tutti per un definitivo non ritorno.Usciamo dal bosco e smette di piovere,mentre avanziamo mi sembra di essere un pò Mosè,osservando il mare di nubi che si apre davanti al nostro incedere.Ottimi panorami sul fondo valle,solo la cima del Golem timorosa di noi stenta a farsi vedere.
Arriviamo a malga Costarica e iniziamo a scendere,imbroglio un pò le
carte e ci facciamo un bel sentierino in esplo in discesa,rientriamo nel
percorso e arriviamo al rifugio accolti da un bel profumo di grigliata,in men
che non si dica siamo a tavola davanti a bei piatti fumanti e a bicchieri
colmi,mi faccio una mega porzione di spaghetti alle erbette di
montagna.....veramente ottimi.Il formaggio fuso un pò salato ci obbliga ad un
secondo giro di birra e vino,e dopo aver sorseggiato il caffè della
casa,ondeggiando ci alziamo per la vestizione.Mi stressano con la solita domanda"c'è ancora salita?",rispondo con frasi indefinite tanto i fumi dell'alcol stanno facendo effetto e non capiscono un cacchio......
Ci portiamo euforici all'inizio della discesa n°313,preannuncio
che si tratta di una facile e veloce discesa,invece con il bagnato fradicio
diventa insidiosa come un nido di vespe con le balle girate.Le pietre(tante)
sono saponette ed è una guerra continua per non cadere,in qualche modo
arriviamo in fondo facendo anche un ultimo tratto a gradini molto
divertente.Velocemente arriviamo al parcheggio,Viste le condizioni del
tempo,sono proprio soddisfatto di avere concluso il giro...grazie a tutti per
questa emozionante giornata.

piano"B".........al bivio tiriamo dritti fino al rifugio in Pontogna,quindi
cibo,sesso,alcool,droga e rock&roll fino a sera......:sarà per la prossima volta,sig!