Partiamo da Bezzecca con 1°C, in abbigliamento poco più che estivo. la salita tutta in ombra ci mantiene al fresco, noto però che dalla fronte di Wilmer gocciola sudore. Suderebbe anche sottozero, in discesa. La salita asfaltata vola via, è poco più di un riscaldamento per quello che ci aspetterà dopo. Il Pernici, per mia sorpresa aperto, ci accoglie con un caffé e un bel sole caldo. Non sono neanche le dieci, soltanto un escursionista è già arrivato quassù.
Ripartiamo: il cartello non mente, un'ora secca. Tutta a piedi. A parte quando costringo Wilmer a pedalare 2 metri per scattare improbabili foto tra pini mughi.
Mammano che saliamo dal crinale della Val Concei comincia a spuntare roba rocciosa, là dietro ci sono le grandi montagne, e la giornata bellissima consente di vederle proprio tutte! Saliamo di buon passo, Wilmer a piedi è una macchina, passi costanti e ritmo instancabile.
Siamo sul Pichea giusto per una mela, prima di cominciare la bellissima quanto impegnativa traversata. Tratti molto esposti, il ricordo di un ribaltone proprio lì mi spaventa, ma tra i filmati di Wilmer, e una chiacchierata con simpatici escursionisti la giornata prosegue in modo perfetto.
Brevi e dure risalite a spalla si alternano a bei tratti pedalati.
Proseguiamo tra infiniti crinali, un po' erbosi, un po' rocciosi. Un sentiero militare lungo e bellissimo. Ogni tanto qualche caverna, scalino e tutto una trincea ci ricordano chi qui si divertiva meno di noi.
Ci fermiamo ad ammirare il panorama, a nord si spazia da Adamello e Presanella, Brenta, più lontano le dolomiti e le vette innevate delle alpi austriache. Dietro di noi le cime delle prealpi bresciane, immerse nella lattiginosa foschia, spuntano dalle valli.
Mi è piaciuto come abbiamo affrontato questa escursione, senza prendere troppi rischi, con un occhio di riguardo a lato, e uno al percorrere questi splendidi sentieri! Uno spettacolo scendere dal Doss della Torta, tra pareti rocciose e curve tortuose. il fondo non tiene niente, è una perdita di aderenza continua, e anche questo ci diverte. Adrenalina a mille, seppur velocità bassa.
Arriviamo alla bocca dell'Ussol, ci manca il discesone finale verso la Val Concei. ci divertiamo a vederci scivolare su un curvone senza aderenza, ogni volta che si passa di qua, partiamo determinati più che mai. Ma, inevitabilmente, in terra. Come dei bambini, ci divertiamo così. E meno male.
Ho fatto bene ad andare in montagna anche questa domenica, lo sapevo. e Wilmer ha apprezzato, lo sapevo. Non è un giro ciclabile, talvolta la bici dovrebbe sparire, per poi ricomparire. Ma non servono spiegazioni, quando pedalo lassù, dimentico tutta la fatica fatta per arrivarci.
Grazie Wilmer per la compagnia, e alla prossima foto in vetta!