domenica 28 marzo 2010

Rif. Nasego

Ecco il video



Dopo qualche soppralluogo a piedi,anche il Nasego day è arrivato,leggermente in anticipo,ma Dario non vedeva l'ora,quindi stesura in settimana del (forse) miglior giro possibile per i palati BdB sui monti chiamati "Piccole dolomiti", a guardarli da sotto ieri erano belli davvero.
Bon, appuntamento al parcheggio e,oltre ai confermati:Perse Kawasaky,Dario,Steen e Giani piacevole sorpresa quella di Chicco e Seby.Per me è un giro in bici nuovo al 99%(cosa rara) anche se la zona ormai la conosco abbastanza bene"a piedi".
Dopo un km di asfalto entriamo nella valle Pizzotto e ci troviamo a pedalare in un ambiente surreale,una strettissima gola con passerelle strette che permettono il passaggio millimetrico di noi in sella ai nostri "destrieri", arrivati in paradiso (rifugio) svoltiamo per i prati di Luina, quindi scendiamo verso l'imbocco a monte della val Luina, primo dritto dell'irruente Steen che si traveste da "marine" mimetizzandosi con le foglie nel casco e sul viso.
Inizia una salita con pendenze accettabili verso Lodrino, intersechiamo e percorriamo un breve tratto del 3v fino alle prime abitazioni di Lodrino, attraversiamo la statale e via per una bella mulattiera che abbastanza in quota ci porta alla frazione Comero, qui un attimo di disattenzione ci fa abbassare leggermente di quota ma prontamente rientramo "in traccia", prima pausa spuntino e poi via vero malga Vaso su una bella sterrata mai troppo ripida.
Fine del giro "xc", e inizio del giro "all mountain": bici in spalla per un ripido prato su sentiero 481 e poi traverso su stretto sentiero abbastanza pedalabile, ancora bici in spalla fino al pianoro poco prima del rifugio(30/35 miniti a spinta per il sottoscritto).Saliamo ancora a spinta fino alla cima della corna di Savallo e meritato panino circondati da un bel panorama a 360°.
Rito della vestizione per la discesa e ci si butta giù per un entusiasmante sentiero,ripido ma mai difficile,molto bello fino alla baracca,poi sfruttando qualche tratturo,sterrata e mulattiera arriviamo fino alla frazione Posico,mancano ancora 300 metri di dislivello e scendiamo per una bella sterrata verso il bosco più in basso,purtroppo si finisce in una selva di rovi e qui si decide di ritornare sui propri passi,Dario Chicco e Steen risalgono il versante opposto mentre io egli altri 3 pensiamo di risalire il versante appena percorso,ma Seby ingolosito dall'evidente traccia di una vecchia stradina ci invita a tentare di continuare ancora in discesa scavalcando tronchi,aggirando ostacoli, incunendoci tra i rovi,arriviamo ad un cero punto e una barriera fittissima di rovi rende impossibile il proseguo della traccia,e qui(grave errore mio) si decide di scendere alla ceca nel bosco,con tanta fatica,e pericolosi scivoloni ci troviamo in un torrente che seguiamo fino ad una cascata che aggiriamo con il morale sotto i tacchi fino a sbucare a venti metri dalla statale,ancora un passaggio al limite dell'impossibile e siamo sull'asfalto distrutti nel fisico e piuttosto abbacchiati.Qui gli altri 3 che erano alle macchine già da un ora ci raggiungono con i mezzi e ascoltano divertiti la nostra epopea per la gola maledetta.