martedì 23 febbraio 2010

Pedalare in compagnia

È un piacere condividere le proprie passioni con tanti amici. E questa domenica eravamo veramente tanti (una ventina circa)! Più o meno conosciuti o addirittura per niente, ma che differenza fa? L’importante è divertirsi e così è stato.

L’unico inconveniente dei gruppi numerosi è che non si sa mai per certo quando si finirà la “gita”, perché non tutti hanno la stessa andatura (interessante l’istituzione del campionato jet-lag: chi arriva ultimo vince) e per la probabilità di guasti o forature che si moltiplica.

Noi BdB ci siamo abituati: sia in due che in venti, il più delle volte si fa sempre tardi :-D.


Questa volta la nostra meta era un po’ inusuale, sia perché si andava in una zona a noi sconosciuta (tranne Milzo), sia perché il giro non è prettamente allmountain come nostro solito, ma più orientato al cross-country con brevi intermezzi free ride.

La meta è una zona chiamata “rive rosse” caratterizzata come dice il nome dalla presenza prevalente di terra rossa.


Avevamo fissato questo appuntamento con l’amico pixel durante il WNGD e infatti incontriamo alla partenza sia lui che altri amici incontrati in quella occasione.

Come dicevo questo giro molto XC riserva delle gradite sorprese: tortuosi single trail nella boscaglia e sezioni con salti (per chi è capace).



Qui una bella descrizione di Marco Bandera (detto Mabender)

03/03/2010 Il video della giornata



Un esplo molto "espo"


Domenica saltata l'uscita alle Rive Rosse pensavo alla discesa del Comer in solitaria "prendendola" da Briano, vista la troppa neve salendo da Boldis.Invece la presenza anche di Dario mi ha spinto a cercare qualcosa di nuovo per tutti e due.Il punto G del giro doveva essere la discesa da Oldesio al prato della fame,ma essendo troppo corta si doveva allungare in qualche modo.Ed ecco che grazie al forum(Shrek) e a qualche info rubata ad un vecchio local di Salò, riesco a mettere insieme in giretto non lungo(vorrei rientrare presto)ma nuovo all'80% per tutti e due.Dario in vena di guidare mi porta fino a Campione per un giro turistico,inversione in galleria(da ritiro immediato della patente a tutti e due) e ritorno al punto di partenza invaso da un'orda si surfisti in attesa della brezza giusta.Finalmente si parcheggia e si parte in bici.Direzione Gargnano sulla vecchia strada in discesa,giunti al paese lacustre,famoso per la 100miglia velica,inizia un tratto nuovo in leggera salita su asfalto privo di traffico verso la bella località di Muslone,e qui piacevole sorpresa un bellissimo single pedalabile e panoramico che ci porta a Piovere(anche se oggi c'è un sole della madonna) in breve tempo.Ritrovato l'asfalto,saliamo fino a Boldis(strada del Comer) e poi di nuovo in esplo su sterrata e sentiero fino alla cima(di cima non ha niente)della Rocchetta punto più alto del giro odierno.Presto troviamo il sentiero 235 che scende a
Muslone,ma lo abbandoniamo quasi subito per la lulattiera a sinistra e per il sent 243 a destra verso Piovere.All'imbocco un pannello con scritto "solo a piedi"non ci preoccupa più di tanto,il sentiero si presenta subito ripido,a tratti non ciclabile,"espo" in un paio di punti che incurante del pericolo li supero in sella,Dario mi da giustamente del coglione.
Sbuchiamo sul sentiero ufficiale 244 a metà circa dello stesso,inizialmente flow e poi tecnico con qualche tornante sopra l'abitato di Piovere,nel complesso gnucco ma niente male.Intersechiamo l'afalto,ora su sterrata e poi sentiero scendiamo al torrente.Qui una mia brutta caduta(mi impunto tra due pietre con le ruotine,se avevo una ruotona....) fa spaventare il mio compagno di gita,grazie allo zaino ,al casco e alle piante su un burrone "espo",le conseguenze si riducono ad un grosso spavento(anche se Dario questa volta non me lo dice,me lo dico da solo,sono un coglione).Dopo qualche foto si sale sul versante opposto con la bici in spalla(il contratto parla chiaro),facendo attenzione a qualche tratto "espo"con funi metalliche a picco sul fondo del torrente 20 metri più in basso.Presto il sentiero diventa nuovamente pedalabile e raggiungiamo la frazione Aer,di solito Dario sceglie posti orribili per la pausa pranzo,questa volta no(anche perchè oggi sarebbe difficile trovarli),ci fermiamo su un dossello panoramico e slimonati dal sole mangiamo un panino.Si riparte con la pancia piena per l'utimo tratto del giro,attraversiamo l'asfalto nei pressi di una curva dove Dario prova a far cadere due motociclisti e ci mettiamo su un bella mulattiera che prima in discesa e poi in salita ci porta ad intersecare il sentiero 260 che da Oldesio scende al prato della fame,un'enorme asino ci saluta.Dario mi spiega che il diretur del forum con un famoso biker l'ha già fatto,descivendolo come molto difficile e tecnico,quindi mi metto il cuore in pace e penso di scendere a piedi,invece con sorpresa riesco (tranne che su 3 o 4 stretti tornanti,che Dario se li magna in un boccone)a farlo in sella,è "espo" ma abbastanza largo da permettermi con la massima attenzione di non scendere dalla bici.Un'ultima serie di gradini ci porta sulla statale del Garda e un'odiosa lunga galleria ci riporta al parcheggio delle auto.