lunedì 22 marzo 2010

Rif Piemp-prato della fame


Con la discesona di ieri,credo che il meglio del versante bresciano dalla corna di Salò a Riva del Garda in ambito allmountain sia stato testato.Possiamo dividere la sponda bresciana in 5 settori:


settore "Pizzocolo Corna" da Salò a Toscolano

settore "Comer" da Gargnano a Piovere

settore "dosso Piemp" da Piovere a Campione

settore "tremalzo passo Fobia" da Campione a Limone

settore "val del singol - baita Segala" da Limone a Riva del Garda


Sabato abbiamo ottimizzato il settore dosso Piemp con il test della discesa che dal rifugio omonimo scende al porto di Tignale o prato della fame.

La discesa inizia dal piazzale del rifugio a quota 1160 con il sentiero n°247,con una serie di ripidi gradini preannuncia un grado di difficoltà non banale,una serie di tornantini seguito da un passaggio "traditore",vero Steen?Si segue il ripido crinale con il sentiero sconnesso tra pietre fisse e qualche gradone fino al rush finale che termina sulla stradina sterrata,che seguiamo a sinistra in salita fino all'imbocco a destra del sentiero n°246(sabato in esplo).
Il primo tratto è abbastanza scorrevole fino ad un paio di "passaggioni" nella roccia,seguiti da un tratto molto veloce e divertente fino alle prime abitazioni di Olzano,qui il tratto meno interessante della discesa sulle stradine asfaltate e ciottolate di Gardola e Oldesio fino all'inizio del segnavia n°266, che su bella stradina fra gli ulivi ci porta all'inizio a sinistra del tratto finale della discesa n°260.Qui occorre calma e sangue freddo,perchè il sentiero seppur tutto fattibile in sella(tranne 3 o 4 tornantini per i biker normali)),richiede la massima attenzione per la ripidità e l'esposizione al vuoto.Qui Dario sì è suparato facendo in sella il passaggio più difficile di tutta la discesa.Dopo il passaggio su un ponticello si arriva sulla gardesana dove finisce la nostra discesa,circa 1100 metri di dislivello in 6 km.
Come conclusione direi discesa bellissima mai banale e difficile al punto giusto da gustare metro dopo metro fino a tuffarsi nel lago.