domenica 24 ottobre 2010

Cima Avez e nuovi sentieri 223 e 225

Sono 20 anni che ogni volta che passavo dall'ultimo tornate prima del rifugio Garda al Tremalzo,mi ripromettevo di andare a vedere dove finiva ste stradina,ora grazie alla tecnologia e a MilzoCartograficus ho visto,che ste stradina arrivava nei pressi di una cima sconosciuta,bene,anzi no,poi si deve tornare dalla stessa strada....che noia,invece su qualche altra cartina sembra ci sia un sentiero puntinato che proprio dalla cima scende verso il basso:bingo,approfondiamo.
Strano in rete su questo sentiero e questa cima non c'è niente,essendo nella zona più frequentata d'Italia è abbastanza preoccupante....mmmmh meglio non incasinarmi in qualche tratto tipo la valle della morte di MuraCasto.
Ma ogni volta che ho sottocchi la mappa del garda bresciano,lo sguardo finisce sempre li.....riapprofondiamo, ed ecco che per culo sulla rete trovo una descrizione del sentiero:
" si rimonta il prato imboccando in alto a destra il sentiero che si addentra nel bosco in direzione nord e
che, salendo con decisione, passa sotto alcune pareti rocciose uscendo infine sui prati intervallati da
boschetti nei pressi di una vasca per l’abbeverata. Da qui, puntando verso nord-ovest, si tocca in
breve malga Prà di Lavino.
Itinerario su sentiero poco marcato, soprattutto per chi scende da Prà di Lavino. Percorribile solo a
piedi
."
Come descrizione non è molto invitante,però il sentiero almeno esiste ancora,ora non resta che aspettare l'occasione giusta e.......presto arriva,il tutor dei Bdb mi chiede:dove andiamo sabato?Sopra i 1900 c'è neve,sotto i 600 fa troppo caldo,il presidente ha voglia di Garda,i crucchi se ne sono andati e i freerider hanno freddo,quindi si và a vedere questa montagna e questo sentiero.
Siamo in sei in una mattina fredda e nuvolosa,io Frog il Lonfo gfavier(età media 49) Giani e Dario(età media 24),saliamo dalla valle di san Michele fino al rifugio Garda,vedere solo le nostre bici fuori dal rifugio è abbastanza insolito,ma la fredda e nuvolosa giornata scoraggerebbe chiunque.Dopo dei mega piattoni di pastasciutta e due scodelle di minestra di verdura ci accingiamo a varcare le colonne d'ercole(il tornante) e ad inoltrarci verso l'ignoto.
Fa un freddo cane c'è un po di neve sulla stradina,usciamo dal bosco e si apre un panorama notevole verso il lago e il Caplone,peccato le nuvole,la stradina che sale in leggere pendenza è molto bella,sembra un pò quella che sale in Tombea,arriviamo in un pianoro e vediamo la cima Avez dall'altra parte coperta dalla nebbia,anche se siamo solo 100metri sotto la vetta e c'è un'invitante mulattiera che sale,decidiamo di rinunciare e ci prepariamo per la discesa,non essendoci sentieri e segni seguiamo alla lettera il gps, dopo un breve tratto freeyazz ci troviamo su un evidente sentiero che con qualche tornante al limite della pedalabilità ci porta in poco tempo alla malga Spiazzo,ritornati sulla stradina arriviamo a malga Lorina e scendiamo ad imboccare il sentiero delle tracce e dopo una breve risalita il sentiero 225.
Questo sentiero l'avevamo già fatto 2 anni fa,quindi lo conosciamo,non ci sono segnavia e non è facile da individuare,serve la traccia gps.Il fondo è abbastanza sporco,stretto e molto ripido,ma le peripezie per rimanere in sella mi divertono non poco,dopo qualche tornante,la traccia diventa più marcata e più facile,qualche passaggio esalta le doti di vertdario,qualche divertente siparietto(mitico Frog) interrompe la discesa e ci fa riprendere fiato.arriviamo a malga Negrini e su sterrata ritorniamo nel fondovalle e al parcheggio con il nostro Dario alle prese con l'ennesimo cambio rotto.

Conclusioni:probabilmente sulla cima Avez ci si arriva pedalando,mancava poco ma la nebbia sulla cima ci ha scoraggiato,comunque il tratto dal passo Dil è molto panoramico,dalla malga Prà di Lavino nei primi 200 metri lineari,c'erano due sentieri sulla mappa igm, noi siamo stati più alti,ma dall'abbeveratoio delle mucche è meglio scendere tenendo la dx(sentiero con segnavia cai non visti da noi).Comunque il sentiero 223 è percorribile in sella,un pò sporco,ma interessante.Nel complesso a chi piacciono i sentieri impegnativi ottima discesa dalla cima Avez 1900slm a malga Negrini750slm con altri 130 metri a favore per 2 brevi risalitine.