martedì 4 dicembre 2012

Un bis sul Caplone

Quante volte ho pianificato un girozzo su questo monte,10,20volte ma l'idea è sempre rimasta sulla carta fino a questo inizio inverno,dove in una settimana ci sono salito 2 volte.
Il buon Dario lo propone e io con Gfavier e Lisabike cogliamo l'occasione al volo.
Le previsioni meteo sembrano discrete e la guida decide di approcciare il Caplone dal di dietro cioè dalla val Sabbia,dopo una breve colazione in quel di Storo si sale attraverso il canyon della tenebrosa val Lorina,si porta la bici per un'ora fino alla bocca di Lorina e da qui sulla stupenda sterrata che sale fin alla galleria punto di scollinamento,credevo di fare parecchio a piedi invece piacevolmente sorpreso la si pedala quasi tutta.Gfavier non è in giornata e litiga con il cardio ,Elena non denota mai cedimenti,che tempra.e Dario pedala e scatta foto,siamo i 4 biker meno loquaci del gruppo BdB......ma uno sguardo vale più di mille parole:))))
Mancano ancora 150 metri alla vetta e lasciando chi prima ,chi dopo,le bici lungo il sentiero,giungiamo sulla vetta avvolta da una fitta nebbia che ci preclude la poderosa visuale,quindi niente 360°,per questa volta Gianfranco è salvo.
Dopo "pà e formài" inizia un bel tratto in quota fino alla malga Tombea,la nebbia persiste e ci mettiamo il cuore in pace,per il panorama sarà per la prossima volta.
Veloce discesa su sterrata fino al rifugio Alpo,dove decidiamo di sopprimere Gfavier,si continua in tre,ci sono un paio di km su asfalto e la mia ruota decide di fare una buona azione raccogliendo un chiodo di10 cm.
Siamo a fienili Spessa,e ci aspettano 1000 metri tondi tondi di discesa su sentiero 444 già esplorato in passato da me e Dario,il sentiero è molto bello quindi siamo gasati a mille fino a che dopo pochi metri di discesa un'enorme ruspa è parcheggiata proprio lungo l'itinerario di discesa,stanno facendo l'ennesima nuova strada e la delusione mista rabbia eccheggia tra di noi,va bè pazienza ci siamo abituati.
Per fortuna dopo 2/3 tagli  la nuova tangenziale abbandona il tracciato del sentiero e il morale risale.
Eccoci all'ultimo tratto di sentiero che diventa stretto esposto e tecnico per la gioia delle nostre bici.
In breve siamo al parcheggio contenti del bellissimo giro ideato da Dario,birra e patatine concludono una bella giornata.
Questa "prima"sul Caplone è andata benissimo e durante il ritorno mi prometto di salire anche dal versante gardesano,magari nella primavera prossima........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................La settimana successiva sul forum c'è fermento per un bel giro sull'alto garda,ci sono milzo e seby ,e dopo tanto tempo sarebbe una bella occasione per pedalare insieme,il giro è molto appetibile e purtroppo le previsioni si avverano,troppa marmaglia vi partecipa,io e Dario non siamo molto convinti e cambiamo "strada",si,ok in gruppi numerosi ci si diverte,sono tutti bravi ragazzi ecc.ecc...ma il mio approccio alla montagna è un pò diverso,e il divertimento lo lascio ai merenderos della mtb,questo non preclude che un paio di volte all'anno mi unisca anche io a gruppi over10.
Sta di fatto che con Dario decidiamo per una fantastica accoppiata Caplone+Tignalga.
Le previsioni meteo sembrano discrete,c'è il pericolo neve,ma visionate le webcam alla medesima altitudine sembra poca roba.Alla sera scopro con piacere che anche Elena,Gfavier ed Edibetta si aggregano a noi,fregola a mille e l'indomani siamo al via con un'ora di ritardo che in questo tipo di giri e in questo periodo della stagione non è accettabile,va bè,pazienza,partiamo,guardiamo all'insù e la cima del Caplone è avvolta da una fitta nevicata,giunti a malga Lorina il manto stradale è coperto da 2 cm di neve,in 50 metri di dislivello diventano 20 e quindi impedalabili,che facciamo?,ormai siamo qui e si decide di continuare sperando in bene,ma chi vive sperando muore ca.......,arriviamo allo scollinamento con 30cm di neve dopo 1,30 di spinta/spallata,continuare per il giro ad anello previsto avrebbe poco senso e si corre il rischio di arrivare con il buio,quindi lasciate le bici si sale sulla cima,la neve aumenta a dismisura e dandoci il cambio si arriva con notevole fatica fin sulla cima dove la nebbia la fa da padrona,peggio della settimana scorsa,
Foto di rito e giù verso la strada di ritorno,faticando anche in discesa giungiamo nuovamente a malga Lorina dove decidiamo la variante "sentiero delle tracce" mai fatto fino ad ora da me,dario e elena,mentre gfavier ed Ernesto già lo conoscono,inizio veloce,poi su e giu dalla bici,infine bel tratto incazzato fino alla malga Negrini,il tutto in un bellissimo ambiente selvaggio.
Veloce rientro su sterrata  e si giunge al parcheggio che la luce inizia a scarseggiare,il giro previsto non è stato concluso ma la soddisfazione per questa avventura è altissima,con un ultimo sguardo verso la cima ancora avvolta da nuvole ci si saluta,.................con una promessa:carissimo Caplone ci si vede in primavera e stavolta non ci scappi :)))))

sulla cima la settimana prima

e sulla cima la settimana dopo

Lo sfondo è uguale ma il fondo è cambiato:))
Qui le foto di Dario prima  e  dopo