martedì 4 dicembre 2012

Un bis sul Caplone

Quante volte ho pianificato un girozzo su questo monte,10,20volte ma l'idea è sempre rimasta sulla carta fino a questo inizio inverno,dove in una settimana ci sono salito 2 volte.
Il buon Dario lo propone e io con Gfavier e Lisabike cogliamo l'occasione al volo.
Le previsioni meteo sembrano discrete e la guida decide di approcciare il Caplone dal di dietro cioè dalla val Sabbia,dopo una breve colazione in quel di Storo si sale attraverso il canyon della tenebrosa val Lorina,si porta la bici per un'ora fino alla bocca di Lorina e da qui sulla stupenda sterrata che sale fin alla galleria punto di scollinamento,credevo di fare parecchio a piedi invece piacevolmente sorpreso la si pedala quasi tutta.Gfavier non è in giornata e litiga con il cardio ,Elena non denota mai cedimenti,che tempra.e Dario pedala e scatta foto,siamo i 4 biker meno loquaci del gruppo BdB......ma uno sguardo vale più di mille parole:))))
Mancano ancora 150 metri alla vetta e lasciando chi prima ,chi dopo,le bici lungo il sentiero,giungiamo sulla vetta avvolta da una fitta nebbia che ci preclude la poderosa visuale,quindi niente 360°,per questa volta Gianfranco è salvo.
Dopo "pà e formài" inizia un bel tratto in quota fino alla malga Tombea,la nebbia persiste e ci mettiamo il cuore in pace,per il panorama sarà per la prossima volta.
Veloce discesa su sterrata fino al rifugio Alpo,dove decidiamo di sopprimere Gfavier,si continua in tre,ci sono un paio di km su asfalto e la mia ruota decide di fare una buona azione raccogliendo un chiodo di10 cm.
Siamo a fienili Spessa,e ci aspettano 1000 metri tondi tondi di discesa su sentiero 444 già esplorato in passato da me e Dario,il sentiero è molto bello quindi siamo gasati a mille fino a che dopo pochi metri di discesa un'enorme ruspa è parcheggiata proprio lungo l'itinerario di discesa,stanno facendo l'ennesima nuova strada e la delusione mista rabbia eccheggia tra di noi,va bè pazienza ci siamo abituati.
Per fortuna dopo 2/3 tagli  la nuova tangenziale abbandona il tracciato del sentiero e il morale risale.
Eccoci all'ultimo tratto di sentiero che diventa stretto esposto e tecnico per la gioia delle nostre bici.
In breve siamo al parcheggio contenti del bellissimo giro ideato da Dario,birra e patatine concludono una bella giornata.
Questa "prima"sul Caplone è andata benissimo e durante il ritorno mi prometto di salire anche dal versante gardesano,magari nella primavera prossima........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................La settimana successiva sul forum c'è fermento per un bel giro sull'alto garda,ci sono milzo e seby ,e dopo tanto tempo sarebbe una bella occasione per pedalare insieme,il giro è molto appetibile e purtroppo le previsioni si avverano,troppa marmaglia vi partecipa,io e Dario non siamo molto convinti e cambiamo "strada",si,ok in gruppi numerosi ci si diverte,sono tutti bravi ragazzi ecc.ecc...ma il mio approccio alla montagna è un pò diverso,e il divertimento lo lascio ai merenderos della mtb,questo non preclude che un paio di volte all'anno mi unisca anche io a gruppi over10.
Sta di fatto che con Dario decidiamo per una fantastica accoppiata Caplone+Tignalga.
Le previsioni meteo sembrano discrete,c'è il pericolo neve,ma visionate le webcam alla medesima altitudine sembra poca roba.Alla sera scopro con piacere che anche Elena,Gfavier ed Edibetta si aggregano a noi,fregola a mille e l'indomani siamo al via con un'ora di ritardo che in questo tipo di giri e in questo periodo della stagione non è accettabile,va bè,pazienza,partiamo,guardiamo all'insù e la cima del Caplone è avvolta da una fitta nevicata,giunti a malga Lorina il manto stradale è coperto da 2 cm di neve,in 50 metri di dislivello diventano 20 e quindi impedalabili,che facciamo?,ormai siamo qui e si decide di continuare sperando in bene,ma chi vive sperando muore ca.......,arriviamo allo scollinamento con 30cm di neve dopo 1,30 di spinta/spallata,continuare per il giro ad anello previsto avrebbe poco senso e si corre il rischio di arrivare con il buio,quindi lasciate le bici si sale sulla cima,la neve aumenta a dismisura e dandoci il cambio si arriva con notevole fatica fin sulla cima dove la nebbia la fa da padrona,peggio della settimana scorsa,
Foto di rito e giù verso la strada di ritorno,faticando anche in discesa giungiamo nuovamente a malga Lorina dove decidiamo la variante "sentiero delle tracce" mai fatto fino ad ora da me,dario e elena,mentre gfavier ed Ernesto già lo conoscono,inizio veloce,poi su e giu dalla bici,infine bel tratto incazzato fino alla malga Negrini,il tutto in un bellissimo ambiente selvaggio.
Veloce rientro su sterrata  e si giunge al parcheggio che la luce inizia a scarseggiare,il giro previsto non è stato concluso ma la soddisfazione per questa avventura è altissima,con un ultimo sguardo verso la cima ancora avvolta da nuvole ci si saluta,.................con una promessa:carissimo Caplone ci si vede in primavera e stavolta non ci scappi :)))))

sulla cima la settimana prima

e sulla cima la settimana dopo

Lo sfondo è uguale ma il fondo è cambiato:))
Qui le foto di Dario prima  e  dopo

martedì 20 novembre 2012

Ultimo dell'anno al Chierego

Chi viene ? il prezzo credo che sia ancora sui 60€ tutto compreso. I giorni prima (sabato e domenica) io penso di girolare per le montagne bresciane, per poi ritrovarci il 31/12 a San Zeno di Montagna alle 10 circa, pronti a salire verso il Chierego. Ciao

domenica 18 novembre 2012

360° dal Pizzo Formico

Bella giornata ieri, questo il risultato.
 P.S. non è una gru, è una croce venuta male

martedì 13 novembre 2012

Piove,piove,non smette di piovere

Per i BdB mtb è anche questo,grazie Elena(Lisabike)


Da un racconto di Lisabike............"Che faccio? Sono persa! Vago per la casa come uno zombie.
Aspetto che Vittorio si svegli e poi lo "aggredisco" chiedendogli: "allora andiamo anche se piove forte e c'è vento? (per favore... ti prego...)
Mi ha risposto. "NO" e si è seduto a guardare il Gran Prix della Moto2.
Un vortice è iniziato nella mia testa.....i ricordi più belli stanno affiorando...un modo infame per cancellare la pioggia che scorre sui vetri....e allora mi siedo e scrivo queste sensazioni stupende, ricordi di amici, grandi amici.

Assenza-Chierego-Telegrafo-ValDritta (un'uscita con i BDB)

Da Assenza siamo saliti per Punta Veleno che è ripidissima, lunga circa 10,5 km con una pendenza max del 20%. Questa salita feroce ci ha portato a Prada, dove abbiamo preso il bivio per il Rifugio Fiori del Baldo e Chierego più in alto.
Questa mulattiera si snoda dapprima nel bosco. Ai lati, tantissime piante di amarene ci hanno permesso di assaporare frutti quasi dimenticati, assieme alle fragoline di bosco che hanno riempite le nostre pance. 
Perse, Dario e Vittorio, fanno parecchie soste aspettando i soliti ritardatari......che sono Elena e Seby.

Arriviamo al bivio delle Due Pozze. Alcune mucche si rinfrescano mentre nel cielo azzurrissimo due ali volteggiano seguendo le direzioni del vento.
Proseguiamo per la mulattiera per circa un'ora, finché usciamo dal bosco e di colpo abbiamo di fronte una visuale immensa del Lago di Garda con i crinali e le vallate.

Sulle ultime salite, prima di arrivare al Rifugio Chierego, Seby rompe la catena ( per mia fortuna così riposiamo un poco).
Mentre Seby fa il meccanico, io assaporo il paesaggio.
Il ciglio del sentiero è pieno di piumini al vento........al primo soffio di aria è tutto un movimento.
Due farfalle sono posate su uno stelo d'erba e, unite nei loro corpi stanno amoreggiando.

Al rifugio arriviamo in cinque BdB: Dario, Vittorio, Perse, Elena e Seby...affamatissimi e assetati. Tagliatelle ai funghi porcini, gnocchi alle ortiche, radler, coca-cola, torta alle mele con cannella (super) e caffè ci ridanno nuove energie per proseguire il nostro giro.
Che appetito! Siamo felici!
Proseguiamo poi il giro verso il Monte Telegrafo.
Seby pedala ed Elena spinge a piedi: oggi si sono invertiti i ruoli .
Non ho le forze per pedalare. Che schiappa, mi dico.
Alla Forcella ci fermiamo per un attimo di respiro.
Di fronte a noi si vede il Carega: quanti ricordi di pedali e di neve!

Inizia la discesa verso il Telegrafo: la conosco molto bene, eppure ogni volta è una sorpresa per i miei occhi.
Questo sentiero è stupendo. Abbastanza esposto ma non troppo, permette agli escursionisti che lo scelgono, di poter ammirare in tutta la sua grandezza, queste montagne splendide.
Le guglie spuntano all'improvviso dopo aver girato una curva.
Le stelle alpine, infinite, appena nate, sembrano fatte di panno.
Oggi Seby mi ha stupito molto perchè ha fatto quasi tutta la salita ( in alcuni tratti veramente dura e smossa) in sella, quindi ho dedotto che se non va, è perchè è pigro! Complimenti!
Vittorio supertecnologico. Oramai è il suo soprannome. Mi accorgo che è ogni volta emozionato nel vedere questi sentieri e panorami. E filma tutto. Grazie per i bei ricordi che potremo rivedere.

Il sentiero prosegue in salita e costeggia il crinale. Per fortuna è senza neve.
La fatica comincia a farsi sentire un poco, però abbiamo addosso la voglia di arrivare alla famosa Forcella Val Dritta.
Pedalo con attenzione guardando il sentiero sconnesso e nello stesso tempo l'azzurro infinito del cielo. Uno spettacolo immenso!
Vittorio è qui e, da questo momento, faremo il sentiero vicini. Siamo stanchi anche del giorno prima, perchè abbiamo fatto il Crestoso in Val Trompia con Ormauro.

Sul muro c'è una segnaletica: Rifugio Telegrafo.
Abbiamo bisogno di tempo a disposizione per eventuali imprevisti, quindi decideremo di non andar lì, ma di proseguire direttamente sul nuovo sentiero perchè andremo in esplorazione alla Forcella. Non sappiamo ancora se la discesa sarà fattibile oppure se dovremo tornare indietro.
C'è adrenalina nell'aria.
Nuovi angoli conquistati e panorami sempre che lasciano senza fiato.
Attenzione e prudenza sono il nostro pensiero costante.
Sentiero numero 651...è la via giusta.
Si intravede la Forcella...quasi ci siamo! Siamo in fermento e acceleriamo.

La discesa è sassosa, da pedalare sempre con prudenza. I ragazzi, sul tecnico, si dimostrano sempre dei fuoriclasse.
Seby e Dario esultano: siamo arrivati alla famosa Forcella Val Dritta che tanto avevamo nominato.
Oltre la Forcella: un paesaggio lunare! Ghiaioni infiniti! Creste da sogno!

Appoggio la mia bici in terra: uno stambecco a due ruote ai confini tra terra e cielo.

Facciamo una pausa veloce per metterci le protezioni, tempo di fare alcune foto e decidiamo subito di partire verso l'incognita discesa. SCENDERE????
Scendere! Abbiamo fatto la scelta giusta, anche se sofferta alla fine, ma ne valeva veramente la pena provare questa via. Ogni attimo è stato troppo intenso e io personalmente rifarei di nuovo questo giro.
Da ripetente però non sarà più la stessa cosa.

Cerchiamo il sentiero fra i sassi: bianco-rosso.
Lo troviamo, ci collegherà a Piombi...con tantissima fatica.
Con ultimi sguardi si cercano camosci e marmotte.
Non si vedono animali.....oppure noi non siamo capaci di distinguerli fra le rocce?

Ecco i camosci!
Quattro camosci si intravedono nella chiazza di verde, brucano, ogni tanto alzano lo sguardo verso di noi.
Una famiglia. Sono tranquilli, non incutiamo loro timore, forse perchè non hanno mai visto dei biker lì!
Stiamo invadendo per poco tempo il loro territorio.

Inizia il budello della discesa.

Vedo Dario che pedala....con una gamba sola!
Sta perdendo l'equilibrio, oppure è un acrobata!
Perse, sulla stessa curva fa un nose-press da panico evvvai che ce la fa!! Bravissimo!
Il sentiero che faremo a mezzacosta (appena sotto la vegetazione), diventa difficoltoso e faticoso, dove anche ad andare a piedi ci costerà parecchie energie.

La discesa nel ghiaione...sassi enormi o troppo smossi non permettono a tutti di pedalare. Comunque in alcuni tratti ci si prova a salire in sella, anche solo per pochi metri.
La Forcella vista dal basso: è impressionante il paesaggio lunare intorno a noi.

Davanti a noi c'è il vuoto: oltre cosa c'è?
C'è uno strapiombo, quindi il sentiero riprende in salita a destra girandogli attorno.
Dò uno sguardo in alto: vedo Vittorio e Perse che arrivano.

Sono stanca. Si spinge tutti la bici e poi inizieremo a spallare.
La salita...vista da lontano, mi impressiona e mi agita.

Mentre cammino, Perse è vicino a me. In terra vedo dei ciclamini. Color fucsia più fashion Maloja. Bello!

La spallata si avvicina. il sentiero non è poi così estremo come appariva da lontano.
Mi volto indietro e......vedo tutto infinito!

Dario esulta!
Mi piace il suo stato d'animo, è positivo al massimo. Grande Dario!
Seby, invece, mi sembra SUPERMAN in versione rilassata.
Il sentiero prosegue a mezzacosta fra roccette e radici.
La luce è del tardo pomerigggio. Un'occhiata verso il lago. Ma quando arriveremo lì?
Si prosegue.

Dario, Perse e Seby, riusciranno a pedalare in qualche tratto, mentre Vittorio un pò meno, ed io.....meno, meno, sempre meno.
Per me troppo faticoso da fare in bici...comincio a rallentare sempre di più.
Angoli oltre il sentiero: ghiaione verso il lago, troppo ripido e smosso. Spero diventi più fattibile.
La discesa prosegue. A piedi, in bici, a piedi, forse in bici, no...a piedi.....

Troviamo alla fine le indicazione del sentiero da seguire: veniamo dal sentiero n. 5, andremo quindi verso il sentiero n. 7.
Vedo una segnaletica: Rifugio Telegrafo ore 4,00. Penso: "Per oggi , no grazie! Ho già dato!"

Il lago e il riflesso della sera.
Oltre il bosco, si intravedono le luci d'acqua. 
Arriveremo ad Assenza, dove abbiamo parcheggiato le auto, alle ore 20,30 e oltre. Strette di mano, spallate di amicizia ed esultazioni saranno ricordate per l'impresa fatta."

martedì 23 ottobre 2012

Monte Pora e dintorni

Era di norma una volta all'anno un giro sui monti bergamaschi,montagne ripide e in passato non molto appetibili,con gli ORMA salimmo sul Pora da Castione della Presolana,e scendemmo dalla chiesetta di san Fermo,giro senza infamia e senza lode,mi ricordo il panorama dalla cima e un sentiero scassato che scendeva dopo il rifugio Maiolini.
Il versante dell'alto Sebino mi è sconosciuto e guardando sulle mappe Kompass ci sono diversi sentieri "rossi" che con notevole dislivello portano dal Monte Pora fino al fondovalle,chiedo info ai local bergamaschi e camuni,ma le informazioni latitano,in rete il nulla assoluto o quasi.
Così non resta altro che metterci il naso,il versante che scende dalla val di Scalve è molto impervio,c'è un traverso interessante (sentiero 480) che da Dezzo porta fino al lago Moro,ma non scende e rimane in quota.Sulla val camonica c'è la valle dell'Orso ed è la meta che mi prefiggo,sulla mappa sembra ci siano due sentieri CAI uno a destra e uno a sinistra,decido di salire da uno e scendere dall'altro,purtroppo come anticipatomi da Ale si rivelano due stradine ripidissime da salire e insignificanti da scendere.Più a sud verso Bossico e Lovere provano un'esplo Marchino e soci,ma anche qui sembra che i sentieri non siano un granchè.
Bene decido di fare un giro con i BdB focalizzando l'escursione sulla salita ricca di cose interessanti da vedere,rispondono all'appello in 5,un lusso di questi tempi.
Si parte da Rogno in direzione Darfo,qui inizia la salita su stradina asfaltata molto bella ricca di tornanti e senza traffico,in poco tempo siamo al lago Moro,sarà per l'ora presta, per il meteo favorevole,per i colori autunnali ma questo posto sembra magico,decidiamo di fare la sponda sconosciuta a sinistra del lago lungo un sentiero non ciclabile ma breve,ora asfaltiamo in piano passando da Angolo Terme fino all'ingresso della prima galleria in bassa val di Scalve,tanti non lo sanno ma tutte le gallerie sono evitabili seguendo la vecchia stradina detta "via Mala",non è tenuta per niente,la natura si sta impossessando dell'intera stradina ma in bici si passa ancora bene,è un gioiello ma le ottuse amministrazioni non se ne sono mai accorte e l'incuria regna sovrana,facciamo l'ultimo tratto dove il fiume scorre 100 metri più in basso in un canyon spettacolare,fino a che una frana ci fa fare dietro front e ritornare sulla statale per Schilpario,raggiunto Dezzo viriamo a sinistra in direzione passo Presolana,la strada ripida e il traffico sostenuto fanno si che risulti il tratto più rompiballe del giro,poco prima del passo finalmente lasciamo l'asfalto e dopo una breve visita al panoramico salto degli sposi prendiamo una bellissima sterrata che in piano ci porta al colle del Vareno dove una sosta ristoratrice arriva al momento giusto,siamo al 20 di ottobre ma la temperatura è ancora estiva e non ne godiamo.Di nuovo asfalto in salita fino alla località fantasma di malga alta di Pora dove abbandoniamo l'asfalto per l'ultima volta,dopo una ripida salita che io faccio a piedi per i dolori muscolari nelle gambe siamo al bivio,io giani e cecco decidiamo di saltare gli ultimi 250 metri di salita e raggiungiamo subito il rifugio,Dario elena e vito tirano dritti per la cima.Al rifugio pieno di merenderos ci rifocilliamo con un paio di birre,poi ci facciamo coccolare dal sole in attesa degli altri tre,tardano un po e decidiamo di andargli incontro all'inizio della discesa.Tolgo le protezioni dallo zaino creando un po di panico....ma tranquilli la discesa fino a quota 850 è tutta stradina,sconnessa prima,cementata e ciottolata poi,in poco tempo siamo al paesino di Monti,lo attraversiamo ed ora inizia il piatto forte della discesa,un sentierino chiamato "del sole e della luna" prima in modalità flow e poi sempre più ripido e tecnico fino in fondo,l'ho fatto una settimana fa e stavolta scendo dalla bici solo 3 volte per pochi metri,era un po di tempo che non facevo un sentiero così gnucco e mi diverto un casino,bello,bello fino a sbucare sul fondovalle a quota 200.
Elena vule invitarci a mangiare una pasta a casa sua,ma Giani e Cecco devono rientrare presto cosi decidiamo per una birra da Arnold,la fame è tanta e un paio di pizze in quattro scivolano velocemente nelle nostre capienti pancine........ma sono talmente capienti che io a Dario accettiamo l'inVito di Elena e dopo 2 ore siamo con le GST nella cucinona dei coniugi Casciotta,pasta con ottimo sugo,frittatina canarina,birretta e caffè.
Dopo i ringraziamenti si finisce in bellezza apprendendo dalla radio il risultato della partita di basket favorevole alla squadra del cuore,a casa un bel bicchierone di magnesia per digerire il tutto e a nanna felice come una pasqua.

 Lago Moro(foto Elena)












Canyon sulla via Mala(foto Elena)












Panorama dalla cima(foto Elena)

domenica 30 settembre 2012

Vintage Video: Capodanno 2012


BdB - Capodanno 2012 from Bikers di Brescia on Vimeo.

Vintage Video pubblicando il quale, magari prematuramente, mi sorge una domanda:
"Che si fa quest'anno?" Andiamo sul sicuro oppure incominciamo a pensare a qualcosa di nuovo?
Intanto buona visione.

Il 112 invernale - Test Singular Buzzard


112 - Winter from Bikers di Brescia on Vimeo.

Sto rispolverando un po' di vecchie riprese...
.. e ho impallato il computer. È bello comunque far riemergere ricordi. Una bella giornata, la neve, l'entusiasmo di una bici nuova, un sentiero che emoziona sempre, la neve.
Un buon autunno a tutti!

domenica 23 settembre 2012

Bocchette di ValMassa e cima Bleis di Somalbosco


Le 7,00 di un giovedì qualunque prima di un finesettimana qualunque,come sempre 5 giorni alla settimana entro nel bunker accendo il pc e come sempre ogni giovedi sbirciatina ai vari meteo,le previsioni di bel tempo per sabato mi mettono subito di buon umore,allora mi faccio 3 proposte.
1)sabato vado in bici con la Mary,ma ci siamo già andati sabato scorso e mi convinco che è meglio non esagerare,potrebbe prenderci gusto
2)chiedo ad adiorma se facciamo un giro insieme,ma lo metterei a disagio
3)mi aggrego a qualche proposta dei BdB.
Mi sposto sul forum dei BdB ,siamo a giovedi ma zero proposte,non ho voglia di sbattermi a pensare dove andare,ma la mente non mi obbedisce e comincia a viaggiare.......una bella esplo al passo del Frate o sul monte Elto,chi potrebbe venire?Wilmer è impegnato,dario si fa traviare da altri lidi,elena e vito lavorano,milzo dopo le spallate prolagorai non vorrei metterlo a disagio....azz c'è il rischio che solo gianfranco mosso da pietà umana si immoli a fare la solita cavia,gli altri come al solito aspettano l'ultimo minuto,guardano se la proposta è di loro gradimento,poi in base a come hanno dormito decidono la mattina stessa se venire o meno,o se va bene la sera prima non prima di mezzanotte.
Siamo a fine settembre,le previsioni meteo sono buone,sarebbe bello salire in alto,ma dove?Alto adige,alta valcamonica,si, a Ponte di legno(localita non in francia come pensa bobo) c'è un giro rimasto nel cassetto lo scorso anno.Il buon Dario non può dire di no visto che fu lui a mettermi la pulce nell'orecchio,poi c'è già la traccia gps(grazie a Giopeli)basta seguirla.Via alla proposta sul forum con mappa allegata.
E'venerdi mattina e praticamente nessuno ha confermato la presenza,allora attraverso un messaggio provocatorio sul forum mando praticamente tutti a cagare,so che le mie proposte sono difficili da "digerire" e vi capisco,però in questo caso mi piacerebbe che me lo diceste tranquillamente,mica mi offendo:[I]caro orma io vado in bici per divertirmi,quindi o "alleggerisci" le proposte o io vado per i fatti miei,tanto le proposte presso altri lidi non mancano[/I]
Alla fine per ragioni sicuramente valide rimaniamo solo io,il solito grande Gianfranco e piacevole sorpresa anche l'allegrochirurgo Ernesto "edibetta"(mia sorella ricambia i saluti).
Dopo 1ora e 40 minuti di viaggio da brescia siamo alla partenza spostata a villaDalegno per risparmiare 30 minuti di bici,il tempo è nuvoloso e le nebbie coprono tutto,mi girano le balle visto che siamo qui per 2 cose,i panorami e le opere di guerra,come per magia usciti dal bosco le nuvole spariscono e i panorami in ogni dove si sprecano.La seconda parte della salita è durissima,sputo sangue ma voglio rimanere in sella il più possibile,a 200metri disliv cedo e spingo da terra.In perfetto orario siamo alle bocchette a quota 2500slm posto molto bello e ricco di storia,aggiungiamo un pò di sale e pepe alla già saporita escursione salendo sulla cima Bleis di Somalbosco,lasciamo le bici al passo e in 20 minuti siamo davanti ad uno dei più bei panorami di sempre,come metto piede sulla cima arriva la telefonata di Dario che chiede lumi.Panino,gianfranco che compie il rito del giro completo intorno a se stesso e si ritorna giu,purtroppo dobbiamo rinunciare a visitare per bene i manufatti militari ripristinati dai volontari e non,ho promesso a gianfranco il rientro per le 17.00 e non voglio sforare.
La discesa è su sentiero mai difficile in un ambiente emozionante,bel tratto in leggera salita poi giu di nuovo,tratto finale su sterrata,siamo gia appagati e quindi è bella pure quella.

conclusioni:salita durissima (almeno la seconda parte),ma vale la pena di soffrire un po per il resto dell'escursione,davvero bella.

un grazie a gfavier edibetta e giopeli per la traccia....e anche a dario che mi mise la pulce nell'orechhio

                                                                           salita
panorami
Adamello a destra e pian di neve
discesa a piedi
 discesa in bici


L'immancabile 360 di Gianfranco
e qualche altra foto




lunedì 27 agosto 2012

lunedì 20 agosto 2012

Monte Cadria


 La storia personale che ho con questo monte ha radici lontane.

1978:durante un campeggio parrocchiale in val di Ledro,salita fino alla malga Cadria.Non ricordo nulla.
1983:salita con il papà e lo zio Beppe sempre dalla val di Ledro,questa volta fino in cima.Una copada.
1984:in una battuta di "bracconaggio vegetale" scopro il monumentale sentiero che da malga Ringia sale alla pozza del Cadria.Raccolta(ai tempi forse non vietata)del radicchio di montagna.
1996(o giù di li):seguendo il percorso di un libricino,con gli Orma salgo per la prima volta in bici da Pieve di bono fino alla pozza del Cadria e scendo in val di Ledro.Bei ricordi.
2003:ci ritorno con Adiorma,stesso giro con stessa interminabile salita.Stupenda giornata.
2007:stessa interminabile salita in solitaria e esplo in discesa dal Nozzolo.Iniziano le grandi esplo in solitaria.
2008:dalle mappe igm c'è un sentierino in quota che forse ci permette di salire direttamente dalla val di Ledro,dissuaso dalle varie pro loco della zona vado a provarlo lo stesso con Dario88:è fattibilissimo in MTB,diventa il "traverso strategico BdB".
2010:in un epica esplo portiamo le bici fin sulla cima e sotto un temporale scendiamo dal crinal mortal.A fine giro siamo ancora vivi.
2011:non contento riporto con Gfavier la bici in cima e scendiamo dall'altro crinale,sempre mortal pure quello.Nasce un amore,Gfavier e il Cadria.
2012:fatto ieri il giro ideale del monte Cadria secondo il mio modo attuale di vedere la montagna in bici e a piedi con persone che condividono la mia stessa filosofia.Ricordo che porterò a lungo con me.
Forse sul Cadria per l'ultima volta.

descrizione escursione
Asfalto da Tiarno di Sopra a bocca Giumella
Sentiero BdB "in quota" fino a poco prima di malga ringia(3 minuti a spinta)
Sentiero in salita(uno dei miei preferiti) fino alla malga Cadria(18 minuti a spinta)
Abbiamo lasciato le bici alla malga Cadria e siamo saliti sulla cima a piedi(40 min in su a sx del vallone e 50 in giù dal crinale,giro in senso orario)
Dopo un buon caffè+grappino dal gentilissimo Franco,sentiero fino al Nozzolo(5 min a spinta)
Discesa molto tribolata fino al bivio per bocca Giumella.
Dopo qualche su e giu su sentiero,sterrata in salita fino a malga Cap.
Discesa facile ma bella fino a passo Giovo e a Tiarno di Sopra(percorso"C" della val di Ledro), evitando la sterrata finale con qualche tratto esplo fortunato su vecchia mulattiera.
33KM PER 1900 DISLIVELLO
un abbraccio forte forte a Wilmer Vito e Elena

scendendo dalla cima
 sulla cima
 Elena
 Vito
 Wilmer,teso.


lunedì 13 agosto 2012

Monte Muffetto

Il monte Muffetto, forse l'ultima cima che circonda la Valtrompia dove non ero ancora salito in bici,sabato scorso LucaVt mi propone un giro esplo fes proprio li,sono stanco dopo una settimana di fullimmersion in bici ma non posso mancare.
Lo scrivo sul forum ma gigi e gianfranco preferiscono cose più facili come la cima Fratone :))),alle 8,30 eccoci in sella in direzione val di Sarle
La salita è ripida ma la temperatura ottimale ci fa avanzare speditamente,siamo in una parte della valtrompia poco conosciuta,abbastanza selvatica ma molto bella,Luca reduce dagli allenamenti per il sellaronda iron pedala anche le rampe più dure,mi ricorda qualcuno:)
Raggiungiamo il passo Foppa del Mercato con qualche tratto(accettabile) bici in spalla,i ricordi del giro del Crestoso affiorano nella mente,il tempo è buono,qualche nuvola copre le cime più lontane,scendiamo velocemente sul versante camuno fino ad intersecare il 3v basso che ci porta su comoa sterrata fino alla stanga del Bassinale,la cima del Blussega ci accompagna sulla nostra destra,altri bei ricordi piuttosto recenti.Ora bici in spalla ci aspetta una ripida salita fino sulla cima del Muffetto
In 25 minuti siamo in posa per la foto di rito,sono molto stanco ma felice come una pasqua,due anni fa proposi questa cima a Dario e Wilmer che ci arrivarono con qualcun altro,non mi ricordo il motivo ma all'ultimo momento dovetti rinunciare.
Ora ci aspetta una discesa esplorativa sul ripido costone di sinistra che scende verso Bovegno,non c'è traccia di sentiero,si scende un pò a caso tenendoci sul crinale.
Le gomme artigliate delle ruotone tengono molto bene e tranne due brevissimi tratti riesco a non scendere dalla sella,il panorama mentre scendiamo è bellissimo,faccio una fatica tremenda a rimanere in equilibrio e faccio ricorso alle ultime "gocce" di energia per non cadere.Luca fa il poser e io "scatto".
Arriviamo su un ultimo spuntone prima di trovare il sentiero"facile" e mi giro per vedere il percorso appena fatto,dalla foto sembra facile,ma vi assicuro che non lo è affatto,è ripidissimo con una traccia nell'erba appena accennata,essere riuscito a farlo in sella mi da gioia e soddisfazione.
Ultimo tratto di sentiero molto bello fino a sbucare troppo presto su una sterrata che velocemente ci porta a Graticelle e a Bovegno dove con una bevuta nel bar della piazza principale ci congediamo felici e contenti per il bel giro effettuato.
A casa scaricata la traccia odierna sul compe mi diverto ad osservare tutte le cime che circondano la valtrompia,in 5 anni di frequentazione dei BdB le ho tutte raggiunte anche in bici,dalle più abbordabili tipo il golem,il palosso e il sonclino ecc e quelle meno,come la corna blacca,l'almana il crestoso ecc....quanti ricordi e qunti bei momenti,alcuni molto faticosi ma con la compagnia giusta tutti superati alla grande.
Palosso-sonclino-corna di savallo-castel de la pena-ario-tigaldine-corna blacca-colombine-crestoso-muffetto-monte campione-golem-almana-punta dell'orto......ecco le principali.

giovedì 2 agosto 2012

360° Monte Novo S.Giovanni

Avete presente il Nevada ? o l'Arizona ? Gli ambienti dei film di John Wayne ?
Ecco, avevo individuato questo monte nelle vacanze precedenti in MTB in Sardegna.
Quest'anno ci sono girato intorno in MTB e, in altra occasione, ci sono salito a piedi.
Ecco un altro 360° completo di tutto punto senza buchi

lunedì 16 luglio 2012

360° dal Similaun

Nella composizione : Lillo, Milzo, Nicola in ordine di distanza (gli altri avevano fretta di partire :-) )

martedì 10 luglio 2012

Uso personale del blog : 360° senza giro in mtb

Però ripreso da un luogo in cui con la Mtb ci eravamo passati . Il 360° che non ti aspetti, quello che non ha nemmeno un buco (che spreco di fortuna...)

giovedì 21 giugno 2012

Il pedalatore della domenica: Non tutte le ciambelle...

Il pedalatore della domenica: Non tutte le ciambelle...: È sabato 2 Giugno ed un nuovo week end nelle nuvole è alle porte. Si va al Bivacco Grazzini! Mi alzo un po' stordito, spossato ...

lunedì 4 giugno 2012

360° da cima Avez

Spettacolo anche questa volta ! E settimana prossima Blussega !

giovedì 31 maggio 2012

Il pedalatore della domenica: Biv. Casera Vignolet pt. 1

Il pedalatore della domenica: Biv. Casera Vignolet pt. 1: Ormai io e Dario siamo diventati dei bivaccatori abitudinari. Certo che è troppo comodo quando tutto va bene; quando arrivi presso il rif...

mercoledì 23 maggio 2012

Il pedalatore della domenica: Val Trompia: voglia di avventura... pt. 2

Il pedalatore della domenica: Val Trompia: voglia di avventura... pt. 2: ... L'acqua fatica a bollire, aggiungi legna, metti il coperchio... ecco, ora si, ci siamo, aggiungi il sale, la pasta, mescola... prepara ...

Il pedalatore della domenica: Val Trompia, voglia di avventura... pt.1

Il pedalatore della domenica: Val Trompia, voglia di avventura... pt.1: Si può utilizzare la bicicletta in tanti modi, esistono tante sfaccettature di una disciplina tanto meravigliosa quanto poliedrica. Con la ...

mercoledì 16 maggio 2012

Mont Fortin e col Sapin

Sabato 30 giugno e domenica 1 luglio,con  Frog e Gfavier si parlava di fare un giro in valle d'Aosta e precisamente nelle valli sotto il gruppo del monte bianco val Veny e val Ferret,se qualche BdB è interessato si faccia avanti,direi un gruppetto di 7/8 persone,magari lasciando la precedenza a chi non ci è mai stato.

mauro
gianfranco
frog
elena
vito
dario
seby
lonfo
bobonomad

iscrizioni chiuse

dormiremo qui    http://maisonvieille.com/
mezzapensione(cena+letto+colazione) 42euri(bevande escluse)
prenotato e versato acconto (15 euri cad)



Siamo in 9 come ci trasportiamo?
Io posso caricare 3persone e 3 bici
primo mezzo MAURO FAVIER E SEBY (ritrovo ore 4,30 a casa di Gfavier)
secondo mezzo FROG BOBO E IL LONFO (zona est) non uscite a bs ovest,ci si vede in autostrada
terzo mezzo ELENA VITO E DARIO(partiranno 25/30 minuti prima,quindi ci si vede in autostrada)
COSì SAREBBERO 3 AUTO PER 3 PERSONE CIASCUNA.
uscita autostrada( Morgex) parcheggiamo a Pre Saint Didier(all'entrata del paese a destra subito dopo il ponte)


temo si camminerà parecchio nella neve fradicia,vedete un pò voi....
QUI LE TRACCE PROVVISORIE

"
mail inviata al rifugio maison vielle:
Buongiorno,volevo sapere se il colle di Youlaz è attualmente transitabile a piedi senza problemi o c'è ancora troppa neve.
grazie in anticipo Mauro Venturini,ci vediamo sabato nel tardo pomeriggio.

risposta
si, c'è ancora un pò di neve ma si può fare.-
"

mail inviata al rif Elisabetta: senza risposta....fighecc

uff inform de la thuile non sanno dirmi lo stato attuale di innevamento su ai passi:
dopo un inverno con poca neve ma sufficente per sciare mi hanno detto però che 20 giorni fa ne è scesa tantissima ........sig!!!!

nei pressi del col de Youlaz   foto online
















Ecco il primo giorno,la traccia è esposta a sud,se l'innevamento sarà eccessivo,pronte le alternative,il tratto in quota l'ho preso da qui,quindi niente esplo,NON CI SONO RIFUGI LUNGO IL PERCORSO..















E questo è il secondo giorno,il tratto in quota l'ho preso sempre online e quindi si va abbastanza sul sicuro.2 RIFUGI LUNGO IL PERCORSO.


mercoledì 2 maggio 2012

Sui monti di Pisogne

Unisco due parti di vecchi giri ed ecco uscirne un bellissimo giro sui monti dietro Pisogne,bella località sul lago d'Iseo.



Partiamo da uno dei numerosi parcheggi in direzione della val Palot su panoramica asfaltata,1 km dopo Fraine prendiamo a destra una sterrata che in breve ci porta verso una cascina,la aggiriamo a destra e saliamo su sentiero non segnato fino a sbucare su una sterrata che in piano ci porta verso il dos della regina,ora su sentiero n°204 in quota entriamo in un bel bosco fino a sbucare a Grignaghe,asfalto molto panoramico in salita fino alla deviazione a destra sulla sterrata n°208,in quota e poi con ripidissimi strappi fino a diventare sentiero n°208A che con 15 minuti bici in spalla ci porta ad un capanno e subito dopo sulla cima del monte Agolo,noto anche come "13 piante",numero dei faggi sulla sommità del monte.
Pausa panino con spettacolare panorama sul lago e sulle Orobie.
Ora si scende seguendo la traccia nel pratone che in un attimo ci porta alla malga Aguina,tenendo la destra si imbocca il sentiero n°209(fare attenzione,imbocco non molto visibile),ora in decisa discesa nel bosco verso il lago,il sentiero inizialmente è poco visibile ma ben segnato,man mano si scende la traccia diventa più importante,fare attenzione a dei gradini in legno,giunti ad un bivio virare a destra e seguire la staccionata,ad un certo punto si sbuca su una sterrata che porta alla frazione Terzana,fare attenzione alla mulattiera che scende tra le case,ad un certo punto girare a destra in decisa discesa su bel sentierino stretto fino a sbucare nel torrente che attraversiamo spostandoci sull'altra sponda,ora su sterrata giù fino al paese di Pisogne e al punto di partenza.

giro AM di 30km per 1400 di dislivello,da fare con il bel tempo per i notevoli panorami lungo tutto il percorso
sentieri non sempre segnati,astenersi biker XC
testato da me Milzo e Gfavier




lunedì 30 aprile 2012

Cicloturismo in val d'Orcia

Tra il 25 Aprile e il Primo Maggio ci sono dei ponti lavorativi invitanti,visto che dovrò lavorare all'infinito meglio approffittarne.
La Toscana è la meta e precisamente la val D'Orcia nel basso senese,ho visto qualche foto sul forum e mi sono innamorato subito del luogo.Il presidente dei BdB oltre che perfetto moderatore è anche una personcina di raffinato gusto per le cose belle,per cui se ti consiglia un posto dove andare hai tutto di guadagnato nell'ascoltarlo.E' sabato,ed eccoci in auto,io ,la moglie e Simone il figlio +piccolo con le tre bici appresso,entusiasti per la nuova avventura,il viaggio scorre veloce e in 4 ore siamo nella zona prescelta,prima meta Motepulciano,parcheggiamo nel parcheggio più vicino al centro storico e armati di macchina fotografica ci confondiamo tra i turisti multietnici.

vista da Montepulciano

Dopo una breve visita al paesello ci portiamo nel cuore della val d'Orcia e precisamente a Monticchiello dove abbiamo prenotato un B&B che sarà il campo base della nostra breve vacanza.Per raggiungerlo imbocchiamo una bellissima strada bianca per 3 o 4 km che arriva direttamente all'entrata del paesello,per fortuna in questo borgo medioevale non si può entrare in macchina e zaini in spalla raggiungiamo la casa di Adelina(così si chiama) dove abbiamo prenotato su consiglio del buon Giani,il posto è affascinante e l'interno del B&B non lo è da meno,alloggiamo in mansarda arredata con gusto e con splendida vista sulla valle.

tramontO su Pienza dal B&B

Dopo una gustosa cenetta cucinata dal proprietario Francesco ci corichiamo estremamente soddisfatti dell'inizio vacanza.
Domanica mattina il tempo è bello,colazione biologica al B&B e in auto in direzione SanQuirico,altro bel borgo sopra una panoramica collinetta,inforchiamo le bici e ci approntiamo a seguire parte della traccia gps di un local,tale Sembola.

Simone DH sullo sfondo Ripa

Su un bel tratturo in discesa dove Simone se la spassa alla grande arriviamo sul greto del fiume,poi su bellissimo sentiero costeggiamo lo stesso fino a BagnoVignoni noto per le terme dove sgorga acqua alla temperatura di 50°.

Simone tra i rivoli d'acqua

Dopo il giro della particolarissima piazza,con acqua calda,si pensava ad una sosta termale(avevamo il costume nello zaino),ma le terme pubbliche sono ancora chiuse.

in salita verso il solitario borghetto di Vignoni alta.

Ora in quota ritorniamo a san Quirico giusto in tempo per provare le leccornie di uno dei numerosi ristorantini del centro storico.
Nel pomeriggio tour a Ripa D'Orcia,breve visita all'abbazzia di Sant'Antimo e aperitivo a Montalcino in uno dei numerosi locali dove degustare i famosi vini della zona.
Dopo la cenetta al B&B a nanna pienamente appagati della giornata trascorsa.
Lunedi il tempo è sempre bello e su consiglio di Francesco partiamo in bici direttamente da Monticchiello direzione Pienza,si scende e si sale,la val d'orcia non è propriamente una valle ma un 'insieme di collinette dove la pianura non esiste e quindi i su e giù non mancano,dopo una abbastanza ripida salita siamo a Pienza uno dei borghi più belli,numerose chiese e testimonianze medioevali fanno la felicità della Mary "esperta" del settore,mentre io e Simone ci districhiamo tra una gelateria e una vineria,oggi pranzo al sacco su una balconata panoramicissima baciati dal sole.

pausa pranzo a Pienza

Dopo qualche acquisto di prodotti locali completiamo il giro ad anello su strade bianche tra le bellissime colline dove il panorama cambia ad ogni curva.

stradine d'altri tempi,il monte Amiata sullo sfondo

prati verdissimi

prati giallissimi

qui gli amici BdB stradisti si divertirebbero

Passiamo il resto del pomeriggio curiosando tra le viuzze del paesello ospitante,la sera sfruttiamo la cucina dell'appartamento con un buon piatto di pici al ragù di carne locale.
Il giorno dopo è già ora del ritorno,piove e dopo aver salutato e ringraziato il proprietario del locale ci avviamo verso Siena meta della mattinata,visita alla famosa piazza e la duomo quindi pranzo abbondante alla taverna dell'orso sempre consigliato da Giani,mangio troppo e la digestione pomeridiana è un calvario,visita l castello di Monteriggioni e verso sera si rientra a casa stanchi ma soddisfatti dell breve vacanza.
Non per nulla la val d'Orcia è sito patrimonio dell'Unesco,mix di storia e natura incontaminata,il mezzo ideale per conoscerla è la bicicletta,meta ideale per una breve vacanza rilassante.

mercoledì 4 aprile 2012

Ormaratonave

Ecco un bel resoconto di Perse con qualche foto di BoboNomad

Giornata fantastica!
Io lo sapevo già: c'erano tutti i presupposti per divertirsi.
Mauro che organizza un girone dalle sue parti, sulle sue montagne, il gioco di parole che trasforma un giro di 2000 metri di dislivello in maratona, la OrMaratoNave, una attesissima competizione tra amici. I pettorali di gara assegnati, con i ralativi numeri, le voci di corridoio, le indiscrezioni, le supposizioni, gli spettecolezzi, gli amminoacidi, le bici alleggerite di 40 grammi, le coperture prestazionali. Il movimento sul forum.. e già mi divertivo a leggervi.
Finalmente il giorno è arrivato e ci siamo divertiti come dei matti: il percorso impegnativo ma neanche troppo per dei bikers duri e con esperienza come i BdB. Appena lasciato l'asfalto arrivano la ghiaia ed un fondo infame, a Dario tocca una foratura e la rottura di un raggio, io e Vito lo aspettiamo e poi recuperiamo il gap con gli altri spremendoci per bene. Ma Pollicino ha lasciato sulla strada un bel paio di occhiali da sole: +10 punti per noi, ed un sospiro di solievo per lo sbadatone. Discesa e poi salita, salita e poi discesa, vetta dopo vetta avanziamo sempre più con la gente che ci incita vedendo le tabelline numerate attaccate al manubrio. Ma c'è una gara? Si, siamo un'ottantina... Che bulli, che belli! Si pucia di più del solito, mi pare, è l'effetto placebo della tabellina? È il tifo dei pedestrians? Maciniamo strada e metri di dislivello con maggiore disinvoltura, soprattutto Mauro se ne accorge: saranno queste barrette? Oppure la punturina di ieri sera? E tutti giù a ridere... È un bel gioco, ci piace fare gli stupidini, scherzare anche sulle cose serie: e pensare che c'è gente tanto malata che si droga per fare sport. L'aria è frizzante, fa piuttosto fresco e soffia un vento gelido da Est. Frog è in forma, sospinto dal vento dell'Est, sulla sua light bike, aiutato dal gregario, è sempre lì davanti, si fa vedere, non fa lo spavaldo, conduce la sua gara con pacatezza, regolarità, non spreca inutilmente energie, ci tiene a bada. Elena non parla tanto, è nervosetta, silenziosa, i suoi sguardi sono radiografie, studia l'avversario, ma in fondo lei ha già vinto; nella sua categoria è unica.
Anche per me sembrava andare tutto per il verso giusto: la forma fisica c'è, la bici è divertente, la più bella che abbia finora guidato, scattante, reattiva; in salita ti costringe a spingere più degli altri, con il monocorona, ma in discesa è filante e veloce. È stabile e mi offre grande feeling. Le discese di questo giro sono molto varie: si passa dal ripidone tecnico, al sentiero flow, al lento su roccia. Un sogno, se non fosse per un piccolo inconveniente: ad un certo punto la forcella si mette a sbuffare aria e sbrodolare olio... l'è sciopada! Chiudo l'idraulica e mi arrangio meglio che posso, con l'olio che fuoriesce dai foderi a compromettermi pure il freno anteriore. Riesco comunque a divertirmi, anche se la mia gara è compromessa.
Dopo l'ultimo sasso, ritornati sull'asfalto il gruppo si ricompatta, la tensione sale, Mauro si fa sotto e tenta un primo allungo, il gruppo reagisce e lo riprende. Nulla di fatto.
La velocità media s'innalza d'un botto, ed ecco nuovamente il padrone di casa che ci riprova. Anche questa volta ripreso. Le tabelle che sbatacchiano sul manubrio. Ora è il momento del campione Casciotta: sembra la fuga giusta invece proprio all'ultimo il motore si ingolfa.
Dalle retrovie, sornione, della delegazione veronese, arriva Frog con il gregario Bobo a creargli la scia. Quando Bobo si fa da parte, ad aprire la strada al tenace campione, con astuzia va a bloccare l'azione di recupero degli altri concorrenti. Questa volta è fatta, ed i BdB hanno un campione!
Complimenti Frog per il risultato.

Complimenti all'organizzazione di gara per la tracciatura del percorso, anche se mancavano le fettucce , e per il generosissimo ristoro a coronamento di una giornata da incorniciare. Grazie per il pane fatto in casa, per la pasta, le verdure, le frittate, le pizze, il salame (mi ha detto Dario di averne mangiato uno intero con la pelle), il vino, le torte...
Quante cose, alla fine mi è scesa una stanchezza incredibile, con lo stomaco a richiamare tutte le forze a sé, per il lavoro extra che gli ho affidato.

Bella esperienza, una gran divertita. Alla prossima












lunedì 12 marzo 2012

Maaaaa,non hai mica caldo vestito così?",no dai sto bene!


Crinali di mediavalsabbia,tra Vobarno e Treviso Bresciano.

Weekend in bici,sabatocon la Mary,giretto di 35 km in Valtenesi seguendo(quasi tutta) una bella traccia di Milzo(giro ideale per portare a spasso la dolce metà,Mabender,segnatelo)volevo scroccare un'aperitivo all'autore della traccia ma a casa sua non trovo nessuno. Tornato a casa controllo il forum e trovo un tipo strano che tira per il culo i BdB,cerco di non cagarlo,ma dopo un paio di ore non resisto e gli rispondo.
Domenica mattina sono il primo a raggiungere il parcheggio di Vobarno,ieri ho avuto freddo e mi presento in tenuta invernale ai BdB in braghini corti,fa un freddo cazzuto e mi viene da ridere vedere i compagni borbottare dal freddo,entriamo in val Degagna e subito vengo staccato in salita,pota,meglio salire del mio passo,raggiungo il Persegani che mi chiede per la prima volta:":ma,non hai mica caldo vestito così?",no dai sto bene.
C'è anche Bobo con la biciona da FR che mi maledice(hai ragione,potevo avvisarti e per farmi perdonare ti preparerò uno special Golem).Eccoci al passo del Santellone dove abbandoniamo l'asfalto,è l'inizio del primo crinale,sui sentieri stretti ed esposti mi trovo a mio agio e uno dopo l'altro supero tutti i "segoni" BdB,mentre sorpasso Perse mi perseguita......:ma,non hai mica caldo vestito così?",no dai sto bene,ostis!!.
C'è qualche dura rampa da spallare,l'ambiente è splendido e la non paura mi permette discreti pezzi in sella.Wilmer rompe la catena poco prima del pas del cul dove facciamo una prima pausa con panino ,salame e formagella,Dario è prudente e non cade ,poi vengo invitato a sollevare la nuova bici in polistirolo espanso di Lisabike e ci rimango quasi male.
Bypassiamo il monte Besume e un belllissimo sentiero in quota(si fa per dire)ci porta sotto il monte Castello proprio sopra Provaglio Valsabbia,ci troviamo sul secondo crinale molto più boschivo del precedente.
Per evitare un pezzo di sterrata,facciamo un esplo su sentiero inizialmente invitante ma successivamente sparisce quasi del tutto e ci fa faticare oltremisura:la prossima volta meglio la strada:.....ma,non hai mica caldo vestito così?",no dai sto bene, cazzo!
Le guide Dario e Uilmer sono davanti e puntualmente sbagliano strada accorciando il giro di 1,5km,io che mi premuro di allungare i giri per soddisfare i loro istinti malati e loro li accorciano,che pistole che siete!
Scendiamo velocemente su asfalto per un su e giu tra frazioni di Provaglio,io arranco in coda al gruppo con Bobo che mi racconta un sacco di belle cose,dopo l'ultima frazione abitata riprendiamo a salire su sterrata e non vediamo più i fuggitivi,penso,avranno sbagliato strada,poco dopo arriva la telefonata ,si hanno sbagliato strada,ma che si inculino tanto hanno la traccia gps....sono dei pirla e sbaglieranno anche con quella,penso.
Arrivati presso una bella radura con immancabile capanno ci fermiamo ad aspettarli,quando arrivano sempre lo stesso mi si avvicina e:.....ma,non hai mica caldo vestito così?",no dai sto bene,ostis!!
Siamo in anticipo sulla tabella di marcia,(un BdB fa lo sborone e dice:si vede che ndom fes)e ce la prendiamo comoda,scendiamo per un bel ma breve sentierino dove incontriamo un nostro local fan che riconosce la bionda e il verdone,ci da una dritta sul sentiero da prendere,ma non lo caghiamo minimamente e sbagliamo scendendo troppo e poi risalendo al punto indicatoci,che pirloni che siamo hahahaha.
Altro bel sentiero che avevo rimosso dalla mia mente ormai in carenza perenne di fosforo e neurini ed eccoci sul crinale finale,eccolo di nuovo:......ma,non hai mica caldo vestito così?",no dai sto bene,figa!!
Io sono dietro in riserva paurosa e le guide risbagliano traccia andando in salita invece che in discesa,che bale,decido di seguirli ,poi raggiunti si decide di ritornare indietro,scottati dalla precedente esplo.
Anche questa parte del giro l'avevo rimossa,convinto di una sterrata invece è un bel largo sentiero che ci posta fino all'inizio della discesa,qui, le guide seguono(sicuramente per sbaglio) la traccia di collegamento dei tralicci enel che alla fine risulta più divertente del sentierozzo conosciuto durante un'escursione con il Milzo,siamo quasi in fondo e durante una pausa ritorna alla carica:.......:ma,non hai mica caldo vestito così?",no dai sto bene,minchia!!!!Veloce rientro su asfalto fino al parcheggio e bevuta finale offerta da Vito E Wilmer invecchiati di un anno in più.
:Miiiiiitici BdB.

martedì 6 marzo 2012

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

C'era un sentierino che mi mancava in zona(segnato cai 312) che non avevo mai fatto probabilmente per il poco dislivello in giù,ma in questo periodo di "vacche magre" poteva venir buono.Ecco che,accompagnato dal fido scudiero Gfranco e con sorpresa anche dal Lonfo si studia un giretto che preveda la prova anche di questo sentiero.
Temperatura ottimale,braghini corti e su per il muro della passata di gardone sempre più ripido ogni anno che passa...eeeeeh si,quest'anno sono 49 ma per ora li sopporto abbastanza bene(almeno fisicamente)mentre il coscritto GF dopo i vari acciacchi(tutti superati) del 2011 oggi ne ha uno nuovo nuovo:il mal di schiena,che lo costringe a qualche pausa in più.
Siamo tutti e tre "felicemente" sposati con prole e i problemi non mancano,ma ci si consola a vicenda raccontandoci le proprie vicissitudini.Oggi il giro è breve(alla fine saranno 24 km) e lo allunghiamo passando per uno stradello e un sentiero conosciuti.
Eccoci alla prima esplo della giornata:il monte Caprello 1236slm,arriviamo spingendo la bici fino ad un capanno quota 1150 e da li lasciamo i mezzi e proseguiamo a piedi,in 15 minuti siamo in cima,il posto deve essere incredibilmente panoramico con il lago sotto ma oggi una terribile foschia non ci fa veder praticamente niente,qui svaccati al sole si sta un granbene ma mi spiace per il 360 di gianfranco,ci siamo saliti apposta....soddisfatti a metà.
Allora dopo il meritato panino puntiamo dritti alla seconda esplo:la trattoria Pastina,l'orario è perfetto 12,30,prendiamo posto ai tavolini fuori baciati dal sole,mettiamo le protezioni sotto il mento(la bavaglia),forchetta e coltello in mano e via..........l'oste dopo un attesa un pò lunghetta ci porta un litro di vino abbastanza gnucco,ordiniamo tre porzioni di casoncelli fatti in casa,discreti dai,il burro e il ripieno potevano essere migliori......soddisfatti a metà.
Dopo un caffè slavato ci prepariamo per la terza esplo,saliamo al passo superando i 130 metri di dislivello che dopo pranzo sembrano triplicati,un pò a piedi un pò in sella.Iniziamo a scendere su una sterrata che ci demoralizza subito,ci buttiamo nel bosco ma dopo 100metri siamo di nuovo sulla sterrata sempre ben segnata cai,per fortuna gli ultimi 250 metri di dislivello sono su sentiero veramante bello ma troppo corto.....soddisfatti a metà.
In fondo incontriamo un folto gruppo di biker xc,qualcuno ci riconosce,ci scambiano due battute e due info sui sentieri della zona e poi ciascuno per la sua strada,in breve siamo al parcheggio non prima di aver provato l'ebbrezza delle montagne russe in un parchetto giochi per bambini.
Doveva essere un giro tranqui e lo è stato,salite tostissime ma con calma si fanno in sella...le tre esplo alla fine le abbiamo portate a termine ma sono risultate mezze piene o mezze vuote?Boooo!?Vedete un po voi......poco importa,quello che conta è che tre arzilli signori dall'età media di 50 se la sono presa comoda e spassata alla grande.
Ah dimentivavo ,durante il giro non sono mancati i commenti tutti negativi (come tre suocere) verso ogni BdB (speriamo di non aver dimenticato nessuno.)....... le tope stanno distraendo qualche BdB,i bistiù i pöl na a cagà,gigi i ga là robàt,me go mia piö òia de fa nient,....urge il rientro di Milzo!!!

domenica 4 marzo 2012

Baldo e Lessinia

Da tempo avevo pensato a questo giro, da affrontare in bici da corsa. Ne parlo con Perse, che subito si mette al lavoro a creare la traccia. L'anello c'è già, Peschiera-Graziani-Lessinia-Verona-Peschiera. Ne parlo con Vito, che è interessato, ma sceglie razionalmente di restare in negozio a lavorare. Brao Vito ;)

Partiamo da Peschiera alle 8:30, fa fresco e agilmente pedaliamo sulle colline del Basso Garda Veronese, diretti verso Caprino. Facciamo qualche breve trattodi sterrato, ben più liscio di molte asfaltate, finchè la strada comincia a salire: un cartello ci avverte dell'inizio della salita. la strada è uno stradù con poca pendenza, in poco tempo chiacchierando arriviamo a Spiazzi, e poi alla Madonna della Corona. che ricordi!
C'è un po' di foschia, ma salendo sembra si diradi, difatti la catena del Baldo è sopra di noi ben in vista; la strada si impenna dopo Ferrara M.B. per una variante alla strada principale. Sbuffiamo alla fine di questa rampetta mica male. Arriviamo a Novezza, la strada asfaltata è bellissima! Perse si lamenta del suo ginocchio, che da qualche tempo lo fa tribulare. Servirebbe riposo, ma riposo e MTB, BDC, CX, SS, Touring non vanno d'accordo.

Il Baldo è praticamente senza neve fino in cima, ce n'è solo un po' sulla strada che andremo a percorrere... Affrontiamo qualche pezzo a piedi, le scarpe si bagnano, ma procediamo. Quando la strada comincia a scendere vedo Perse che si butta nella neve , la bici sbarbella. Adesso cade...invece a mò di rompighiaccio procede, e così faccio anche io. fino a Bocca di Navene, tutto in sella, e ci divertiamo pure a fare gli stupidotti. Adesso basta neve però, la strada sale di nuovo fino al Graziani, 10 minuti di salita secca e siamo nell'Hotel mega, non rifugio, per una radler. Salute!

Nel frattempo Bobo mi aveva chiamato, ma il telefono non ha segnale. Ci deve aspettare a Passo Fittanze, ma noi ne abbiamo ancora un bel po'! chissà se ci vedremo...

Scendiamo in picchiata fino ad Avio, 20km di discesa. Perse va forte, non riesco a tenere la sua velocità. Non sono ancora totalmente sicuro di quella ruotina in curva, e poi c'è la ghiaia degli spargisale sull'asfalto, che pora... Ci si diverte sui tornanti e la strada è proprio affascinante con pareti di roccia alternati a boschi rigogliosi.

Ad Avio un breve tratto di valle fino a Sdruzzinà, per la mitica salita di Sega di Ala. Con riverenza cominciamo a pedalare, subito 20% dice il cartello, e subito jeep fumante al gasolio. Non bene, si cerca di trattenere il fiato, ma è impossibile. Per fortuna c'è pochissimo traffico, nessun ciclista. I km successivi sono costanti ma sempre decisi. Ricordo il tratto con la galleria, eccolo! E' ripido! Poi spiana, ci sono i 2 tornanti malefici, poi è fatta! i 2 tornanti melefici sono quasi 2km però, il cartello dice sempre 20%. ho rapporti abbastanza agili, tanto che l'ultimo lo metto solo in questa occasione. 34x28? boh, cmq non è troppo duro. Solo adesso vedo Perse un po' in difficoltà, appena dietro di me. D'altronde anche io sto tribulando, sento il cuore in testa che martella a chissà quanto. Ma chi non sarebbe in difficoltà qui?

Poco prima di Passo Fittanze un ciclista ci viene in contro, è Bobo! ci aspetta qui da ore, sono le 14:45, e un'altra radler ci reintegra, e servita da graziosa signorina ci reintegra doppiamente.

Da qui per 30/40 km pedaliamo su bellissime strade, qualche salitella, lunghe e ampie discese, tratti in leggera discesa a spingere a 50 all'ora. E' un po' tardi, ma in un attimo siamo a Verona. Bellissima città, ne visitiamo il centro con Bobo che ci guida. solo un'occhiata veloce, dobbiamo rientrare a Peschiera, e ci sono altri 30km.

Tornando a Peschiera viene mammano buio, non ho più mangiato niente da Fittanze e mi mancano un po' di energie. Mentre passiamo dal paese di Mancalacqua ne chiedo a Perse un po'. Mancalacqua anche a lui. Mi metto mestamente a ruota di Perse che tira ancora i 35km/h, dice che rende di più la sera... Mah...

Arriviamo a Peschiera a 18:30, c'è quasi buio e un piatto di pasta gigante ce lo meritiamo! Grazie Perse per questo girone (alla fine 193km x 3900mt), siamo pronti per la Liegi?
Grazie Bobo per la compagnia!

a presto!

martedì 21 febbraio 2012