giovedì 15 settembre 2011

Buone sensazioni

Le mie tempie pulsano e la fronte è madida di sudore.
Alzo gli occhi per un attimo...il cielo è di un azzurro intenso, colorato con i pastelli blu.
Le mie dita si sono intorpidite. Ogni 5 minuti stacco una mano dal pedale oppure l'altra mano dalla ruota e faccio ciondolare le braccia.
Sento così i muscoli che si rilassano, i tendini che guizzano in un attimo di tregua.
Poi riparto col mio fardello sulla schiena. Proseguo cocciuta nel mio orgoglio, e cerco di stare al passo dei miei compagni.
C'è uno che sembra uno stambecco, credo sia nato lì fra le rocce perchè lo vedo arrampicarsi con troppa facilità. Il suoi compagni lo seguono cercando di tenere il suo ritmo. Mi accorgo che faticano a stargli dietro e impiegano molte più energie di lui.
Alcuni di loro sono nelle retrovie, la loro calma e la loro lentezza mi confortano: non sono sola.
I miei pensieri si confondono: sogno di essere nel bosco pedalato in mattinata.
Sono sdraiata e rilassata. Il profumo del muschio bagnato e l'odore penetrante dei funghi mi avvolge. Guardando verso il cielo, vedo i rami muoversi leggermente con la brezza e i raggi del sole giocano a nascondino tra i tronchi di pino. Le nuvole hanno mille spessori e confini...colori dal bianco ghiaccio, trasparenti o grigie e mi invitano a fantasticare sulle forme come quando ero bambina e mi sdraiavo nei prati a guardarle.
Il mio piede scivola sul sentiero ripido e sconnesso e la bici a spalle ha un guizzo.
Mi risveglio all'istante e in un attimo sono consapevole del pericolo corso.
"Attenta!" Mi dico. " E concentrati!"
Salgo...passo dopo passo... piccoli passi sul segnavia e procedo in fila indiana con gli altri. La fatica per tutti è palpabile, i sassi sotto di noi rotolano facilmente e la terra sfugge sotto i nostri piedi.
Siamo quasi al culmine, c'è solo un passaggio verticale con catene da superare.
Le bici non passano fra le rocce sporgenti, ci si mette appostati uno sopra l'altro, attaccati con una mano alla catena e con l'altra ci si passa le bici sopra la testa fino a farle scorrere al valico.
Sento l'adrenalina scorrere come un vortice nelle vene...o forse è l'altitudine che mi rende ubriaca di potenza.
Ogni attimo è per tutti noi la forza, il coraggio e la condivisione degli ostacoli. Ci si aiuta in silenzio, finchè anche l'ultimo compagno mette piede sullo spiazzo oltre il canalone roccioso.
Un respiro di sollievo unanime si è alzato nel cielo terso.


tratto da "Una giornata con i BdB"

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