mercoledì 24 agosto 2011

Cima Rovaia


Che fare?Nel cassetto dei giri da fare ce nè uno che giace li da tanti anni,Dario nelle ciacolate via Skype me lo ricorda e così in una di queste giornate troppo calde,con il solito amico fidato Gfavier decidiamo di andare a metterci il naso.Su un sito che propone giri AMF trovo la descrizione della salita,metto giù una traccia e guardando il grafico disliv/dist quasi quasi mi viene un colpo,pendenza media vicina al 18%,de l'osti per essere una mulattiera militare mi sembra un pò troppo, il relatore dice di averne pedalata il 75%,sarà un tipo alla"bistiù", forse è questo che mi ha sempre reso titubante a fare questa salita.Comunque non ci facciamo spaventare più di tanto e alle 8,00 siamo in sella a Vezza D'Oglio.Dopo la frazione Tù subito pendenze quasi proibitive ci obbligano a diverse soste per riprendere fiato,arriviamo al punto dove ad un bivio verso destra inizia la salita su sentiero,si entra in un lariceto molto bello,

il sentiero è fin da subito molto ripido ma il buon fondo aiuta a rimanere in sella,voglio pedalarne il più possibile e questo mi obbliga a numerose soste,Gfavier borbotta e litiga con la Giant nelle retrovie,a quota 2000 usciamo dal bosco e il sentiero si fa più ripido,

la stanchezza mi invita a spingere per qualche tratto,raggiungiamo una vecchio ricovero militare recentemente sistemato,

c'è al suo interno un piccolo museo con immagini e descrizioni delle operazioni di guerra in questi luoghi,ancora un breve tratto bici in spalla e poi di nuovo in sella,



la mulattiera è stata sistemata di recente ed è bellissima,

ci permette di arrivare in vetta pedalando e la sensazione è davvero piacevole,come al solito da quassù(siamo a 2500slm) i panorami si sprecano,Gfavier fotografo ufficiale scatta scatti a destra e manca.....presto ce le mostrerà in tutto iol loro splendore.
Autoscatto e panino sono d'obbligo e poi ci si prepara a scendere,

c'è una malga sotto di noi sull'altro versante ma dall'alto non troviamo sentieri accessibili per raggiungerla,

quindi ritorniamo sui nostri passi fino a quota 2200slm dove un 'evidente sentiero segnato cai ci porta in breve alla malga(ottimo traverso),ci sono mucche,maiali rosa fes e cavalli ma non umani,

ora decidiamo di scendere dalla sterrata per valutarne la pendenza che si rivela non abbordabile per un'eventuale salita,cerchiamo invano una deviazione del tracciato"corf"adamello bike ma niante da fare,quindi non ci rimane che scendere a valle su sterrata e picchiata finale su asfalto fino a Vezza d'Oglio.
Conclusioni:
la salita dalla frazione Tu quota 1200 alla cima quota 2500 è lunga 8km e la pend media è vicina al 16%,l'ottimo fondo e le numerose soste per riprendere fiato mi hanno permesso di pedalarne l'85/90% lineari,l'ultimo tratto di salita grazie ai lavori di ripristino della zona è bellissimo,il panorama dalla cima lo è altrettanto quindi giro straconsigliato in bici se ben allenati.

2 commenti:

  1. Bravissimi Mauro e Gianfranco. Ottimo reportage e belle fotografie. Alla prossima!

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