martedì 10 maggio 2011

Con i BdB - finalmente

Ho trascorso lo scorso week end con Dario: prima il girone a Riva del Garda, poi la domenica a Nave a trovare Mauro. Dopo il giro sul Tremalzo di sabato arriva la domenica e un gruppetto di BdB! Era un po' che non vedevo Milzo, Gigi, e gli altri ragazzi.
Wilmer è a casa infortunato, Gfavier ci fa preoccupare con i suoi problemi di salute... Allora, ci rimettiamo in sesto o aspettiamo cosa? Seby latita e si fa desiderare, preferendo un giro in solitaria sul Carega ad un bel giro in nostra compagnia. Forse abbiamo preso un cattivo odore?
Il Milzo ha fatto una scorpacciata di "bigoi d'ai" e Chikko lamenta un leggero cerchio alla testa per i vapori anti-vampiro esalati davanti a lui; deve tenersi a distanza di sicurezza.

L'incontro con i nostri compagni d'avventura avviene al Forte d'Ampola dove abbiamo appuntamento per le 8:30 circa del mattino. La sveglia dei corvi, galli e merli ha funzionato e, dopo la colazione ed il trasferimento pre-giro sulla ciclabile, ci troviamo puntualmente con gli altri. Iniziamo la salita lungo una bella mulattiera che si  inserisce in una profonda gola scavata nella roccia e che poi si apre addentrandosi nel bosco. Ci circonda proprio un bell'ambiente e saliamo chiacchierando fino alla prima deviazione. Una pausa per un biscotto grancereale e poi caricate le bici in spalla, cerchiamo il trait d'union tra Trentino e Lombardia, tra due forestali che passano vicine ma che non si toccano, si ignorano girando lo sguardo dall'altra parte snobbandosi.
Inizio a fare qualche filmato anche se la tentazione di lasciare il lavoro a Vito è forte. È molto più semplice procedere costanti con il proprio passo, piuttosto che fermarsi a tratti per le riprese. Poi mi addentro nel bosco e penso: non posso esimermi dal fare qualche ripresa in questo paradiso. Vito ha sempre un'andatura impressionante, lui riuscirebbe a completare i nostri giri nella metà del tempo. Se mi impegno a pedalare col suo ritmo, mi accorgo di consumare il triplo del normale, e poco dopo sento il bisogno di azzannare un biscotto o un panino. Arriviamo nei pressi di una caratteristica montagnola di roccia frantumata e Gigi si cimenta con alcune acrobazie in equilibrio sulla ruota anteriore; Chikko invece ce la mette tutta per farci spaventare. Il casco, va in testa: nello zaino non serve a nulla!

Saliamo dai prati d'Alpo a Bocca di Cablone e su quest'ultimo tratto di salita, sento proprio la fatica e la spossatezza tipiche della carenza di energie. Mi faccio coraggio e come Chikko, penso intensamente al mio panino: lo vedo quasi materializzarsi davanti ai miei occhi, e come la carota per il cavallo, sono spronato a spingere per raggiungerlo e addentarlo; purtroppo invano.
Attorno a noi un paesaggio sempre più suggestivo, aspro, fatto di rocce e pietra scavata o che si sgretola, franando a valle. Gallerie e passaggi in luoghi impervi ed ostili all'uomo. Al di là dell'ultimo passo inizierebbe la discesa, ma la neve è ancora presente su questo versante della montagna e siamo costretti a percorrere dei tratti a piedi. Anche il superamento della galleria franata è su sentiero innevato, ma passa in un attimo. Si deve prestare attenzione in questi momenti perché i fianchi della strada sono spesso ripidi e a strapiombo. Puntiamo bene i talloni nella neve prima di avanzare con un nuovo passo in là.

Fortunatamente poco dopo il sentiero si libera e dopo aver lasciato un piccolo omaggio roccioso all'amico Gigi, organizzatore dell'escursione, iniziamo a scendere nella roccia. I nostri copertoni sono sottoposti ad un duro lavoro e sarebbe saggio rallentare un po' per non rischiare delle fastidiose forature, ma l'entusiasmo e la bellezza del sentiero ci spingono al massimo. Si tratta di uno stradello con fondo ghiaioso, ma è comunque eccitante e divertente scendere da queste montagne.

Io e Dario tratteniamo quasi il respiro nell'attraversare una buia galleria nella quale si riesce a scorgere solo l'uscita in lontananza, che sembra non arrivare mai. Un momento di panico, poi un urlo liberatorio.
Siamo pazzi, questa ne è la conferma.
Adunata generale e breefing: siamo senza acqua. Il gruppo scende alla Malga sottostante per vedere di recuperarne un po', ma invano; dai rubinetti non scende nulla. Con al gola secca affrontiamo l'ultima fatica del giro con la risalita verso un sentiero che però non c'è più e quindi facciamo dietro front. Tra l'altro il tratto affrontato in precedenza con la bici in spalla, in discesa diventa divertentissimo. Meno male!

Attingo qualche santa goccia d'acqua fresca dalla borraccia del Milzo: una benedizione ed un'ottima idea quella di metter a sciogliere un po' di neve nel camelbak ormai vuoto.
Andiamo sul sicuro imboccando un sentiero che ci riporta al punto di partenza prima attraversando un ripido pendio nel bosco e poi una lunga strada purtroppo cementata. Alle macchine io e Dario salutiamo gli altri continuiamo la discesa su asfalto per raggiungere il bar presso cui finalmente potremo placare la nostra sete con delle fresche Radler. Il Milzo pensa già alla pizza di Carmelo e prepara lo stomaco con un panino dell'Alpino, a ruota lo seguiranno gli altri, troppo affamati per resistere alla tentazione.

Dopo lo spuntino arrivano i saluti e gli arrivederci a presto. E che presto sia il prossimo week end!
Io e Dario completiamo l'opera raggiungendo Ponte Caffaro ed il campeggio sempre seguendo la ciclabile. Una volta smontato tutto ed esserci rinfrescati con una bella doccia, ripartiamo per casa. Con la scusa che si è fatto tardi, bruciamo l'ultima banconota da 10 euro al ristorante che sta diventando un punto di sosta quasi irrinunciabile quando si passa per la zona di Fornaci. Un bel piatto di pasta, qualcosa  da bere, un dolce ed un caffè e la pancia è piena. Missione compiuta!

Si ritorna a casa proprio con un grosso temporale in arrivo; meno male perché l'aria padana stava già diventando pesante da respirare, soprattutto per noi ragazzi di montagna, anche se in montagna non siamo nati.


4 commenti:

  1. com'è che non riesco più a postare come "milzo"??

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  2. ...dicevo che i bigoi del'ai, sono una prelibatezza, ma non vanno consumati a chilate la sera prima dell'uscita in bike o in previsione di incontri galanti con belle e fini fsanciulle :))
    http://www.ricettedintorni.net/ricette/contorni_231/germogli-di-aglio-bigoi-d-ai.html#

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  3. Brao Perse e Mitici BdB!

    Gran giro!

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  4. Bella anche la seconda parte.... ora manca solo il filmato!!!!

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