martedì 22 febbraio 2011

In Liguria sull'alta via delle 5 Terre

Le foto sono di Gianfranco e Gigi

Buongiorno,grande avventura al mare con Milzo Gigi Steen e GFavier (fantastici), dopo che Milzo e Gigi (in auto insieme) grandi guide BdB Supercartografici dotati dei migliori navigatori satellitari del mondo..........si perdono sulla rete autostradale padana,ci troviamo alla partenza del giro in programma a Cadimare piccolo centro sul mare tra Laspezia e Portovenere,tutti in tenuta primaverile/estiva tranne il sottoscritto che reduce da malanni invernali,si presenta vestito da Messner prima di salire sull'Annapurna in invernale(scelta che fortunosamnete si rileverà azzeccata durante il tumultuoso giro).

Iniziamo a salire su asfalto al grazioso paesello di Madonno di Campiglia (by Gigi), Gfavier mi mette subito in ansia, gli assenti lo hanno responsabilizzato al tal punto che è molto agitato, oggi è il nostro fotografo ufficiale, e ci crede pure.....inizia subito ad immortalarci già dalle prime pedalate,cerco di sdrammatizzare la cosa invitandolo al rilassamento che le foto verranno da sole(consiglio non azzeccato visto il proseguio del giro).
Arriviamo al paesello ed inizia il fuoristrada sul sentiero più alto del parco 5 terre,il n°1 che percorre il crinale che divide le 5 terre dall'entroterra ligure.
Il sentiero è bellissimo per lunghi tratti,peccato che in alcuni punti la scorbutica vegetazione ci impedisce di stare in sella,piante carnivore dalle foglie accuminate e dai pistilli velenosi ci assalgono da ogni dove,grazie alla corazza anti freddo che mi sono portato appresso sono riparato ma i miei compagni subiscono impotenti la forza della natura.
MA DOV'è IL MARE? Siamo a 200 metri linerari da esso, ma il bel sentiero corre sempre nel bosco e il mare non si vede quasi mai, potremmo essere anche sulla vià piana che non cambia molto,sbuchiamo ad un passo dove transita la strada asfaltata che collega Levanto e Monterosso, la attraversiamo e inizia l'ultimo crinale, è un pò che non giro con i BdB e mi accorgo che hanno nostalgia dei tratti con la bici in groppa così li accontento con un bel pezzo di bici in spalla,nonostante la bici in alto incredibilmente Gigi riesce a bucare la ruota anteriore urtando contro un cespuglio di spine accuminate.
Inizia la discesa,ma cacchio, ci sono un sacco di alberi caduti di traverso sul sentiero,pota che öt faga ....,arriviamo a punta mesco e magia, finalmente dopo 6 ore di bici vediamo ben distintamente il mare, l'era ura.
La discesa su Monterosso è ......bo?!? dalle nostre parti non ce ne sono così, ripidissima,con gradoni piuttosto alti che incutono timore, di rinfo e di ranfo riesco ad arrivare fino in fondo chiudendo gli occhi e stringendo il buxo del cuxo in diverse occasioni.
Arriviamo assetati e affamati ad una bottega di solito sempre bel fornita di focacce e pizze di ogni genere, guardo sconsolato il bancone vuoto, con una lacrima e le orecchie da cocher spiego alla commessa la nostra situazione,inpietosita mi mostra 4 pezzettini di insipida focaccia rimasti dal giorno prima.....questo è quelllo che passa il convento e dobbiamo accontentarci.
Gigi e Steen vogliono mettere i piedi in acqua e dopo un bel numero di Gigi (l'aria del mare gli fà male) li vedo in ammollo nell'acqua ligure.
Con il treno guidato da una carinissima trenista rientriamo a LaSpezia che fa buio, breve tratto in bici e siamo al parcheggio, ci riempiamo la pancia in uno strano locale con pizza e farinata,diamo un ultimo sguardo ad una meravigliosa luna piena che si specchia nel mare con Gfavier che ci fa le foto, quindi rientriamo a casa un pò preoccupati par Milzo e Gigi che non abbiamo più visto più dietro di noi in auto, forse a Parma sono andati a destra verso Rimini......bo chissà.

2 commenti:

  1. brao Mauro, bel racconto.
    e bravi tutti per il giro

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  2. Si, bravo Mauro e bravi i BdB in explo alle 5 Terre!

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