lunedì 12 luglio 2010

Se non ci fosse...

Se non ci fosse il trasferimento in macchina, nel traffico, in coda, fermi in colonna in una strada da almeno 70 Km/h, ma come sarebbe bello!

Rallentamenti e code sia all'andata che al ritorno. Per un motivo o per l'altro, c'è sempre una marea di gente o ferma, o a passo d'uomo sullo stradone o nella buia galleria...

Allora abbandoniamo le strade principali, si rallenta ai 40-50 Km/h (con il solito tipo che ha fretta attaccato al culo...) e si percorrono le strade basse.
Ci accorgiamo subito di quante cose belle si perdano appunto.. per strada, percorrendo le tangenziali e le superstrade. Bei paesini, chiesette, strade di campagna tra i frutteti, piste ciclabili. L'obiettivo è proprio questo, riscoprire il viaggio alternativo, ecologico, il più possibile lontano dal traffico del fast and furious (in colonna).

Non ci si accorge della degenerazione umana?
Lo slow food nasce per contrastare il fast food: il mangiare male ed in fretta.
Il fatto di doversi muovere sempre più velocemente, porta alla costruzione di nuove strade. Cemento-asfalto-cemento. Ma nello stesso momento aumenta anche il numero di automobilisti. L'illusione di un viaggio rapido nella valle incantata invita troppa gente a muoversi. Smog-clackson-smog. La situazione non cambia, anzi peggiora.
Non ho mai conosciuto lo slow travel, il viaggio bello, magari didattico, contemplativo. L'intenzione è quella.

È solo questione di tempo, la mela sta maturando sull'albero, al momento è ancora acerba, ma arriverà il momento in cui potremo coglierla e finalmente lasceremo a casa il mezzo puzzone e ci muoveremo con mezzi più intelligenti come il treno o la bici.

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