lunedì 4 luglio 2011

a Sant'Antonio

... per Domenica Dario ha già le idee chiare: ha intenzione di andare a trovare Mauro e gli Orma a Sant'Antonio di Nave; vorrebbe partire da casa in bici da corsa ed evitare quindi il trasferimento in auto. Io invece, dopo il bel giro su asfalto portato a termine sabato, ho voglia di fare MTB ed invito Dario a farmi compagnia per un giro in relax con destinazione sempre la festa di Sant'Antonio. Per la giornata ho intenzione di concludere il test della Marin Hamilton che mi ha mandato in prova Mauro di Raceware (ecco il test). Dario, considerate le sue capacità artistiche, mi farebbe da assistente fotografo.

Pronti, ciak, azione.

La sveglia questa volta non suona ad un orario proibitivo, il mio corpo ringrazia.
Raccolte le mie cose, raggiungo il neo-bitumaro a Verola e con un forcone lo punzecchio per farlo salire in auto, dopo averlo convinto di aver convertito il motore del mio Caddy ad urina, finalmente sale.
La strada fino a Nave è poca, in breve tempo siamo al punto di partenza e partiamo scattanti come non mai in sella ai nostri ferracci dalle gomme tassellate.
Siamo così abituati alle medie alte registrate in salita con la bici da corsa, da superare diversi stradisti pur avendo una certa zavorra da trascinare a monte. La Hamilton è in configurazione dual speed, con il rapporto originale 32x22 addizionato di un 38% durante il trasferimento su asfalto, che toglierò per le rampe.

"Tutto bene là dietro? Vado troppo forte?" - "Eh, ensoma..." borbotta con un briciolo di fiato Dario.
La sua full supera i 16Kg, e le gomme hanno una scorrevolezza nulla; si deve spingere al massimo per farla camminare...
Rifiatiamo un attimo e dopo un breve tratto di discesa da Conche, prendiamo la cementata che sale ripida sulla montagna: la ricordo bene avendola già fatta con Mauro, Orlando... e poi Milzo ed i BdB. Non credo di riuscire a farla tutta in sella; è molto ripida.

Col 32x22 spingo sui pedali e tiro con le braccia, la bici va su, incredibile!

Dario va avanti, poi si ferma e inizia a scattare fotografie. La cementata dura meno del previsto ed inizia subito un bellissimo single track. Fai così, fai colà; sono come un modello che viene posizionato dal fotografo per ottenere l'inquadratura migliore. La giornata è splendida, il sole si fa sentire sulle braccia ed il coppino già ustionati, e se ci voltiamo, riusciamo a scorgere alle nostre spalle il Lago di Garda.

In valle, dalla strada, provengono i fastidiosi rumori del traffico, soprattutto delle motociclette, che invadono questa zona ricca di strade dalle curve sinuose. Se almeno fossero silenziose, darebbero meno fastidio...

Ci isoliamo nel bosco per trovare un po' di tranquillità e dopo un breve tratto a piedi riprendiamo a scendere. C'è qualche tratto tecnico che ricordo di aver percorso a bomba anni fa con una Marin Quake, anche lei in prova... con questa bici invece faccio fatica ed inoltre non voglio fare danni.

La discesa verso Caino è molto carina, il sentiero è un po' scavato dagli enduristi ma ancora in buone condizioni; la bici si comporta bene anche dove ci sono delle rocce smosse, le ruotone da 29 pollici aiutano molto nel superamento degli ostacoli. Da Caino ci aspetta una breve risalita per raggiungere il luogo della festa; sulla rampa finale, mollo agli ultimi metri, poi un breve single track ed eccoci nei bei prati di Sant'Antonio.

Vediamo in nostri amici Mauro, Mary, Simone, Roberto, Angelo... tutti all'opera a servire panini con salamelle, patatine fritte, formaggio fuso, birre, bottiglie di bianco ... è una grande festa!

C'è un po' di ressa e ci mettiamo in fila per mangiare qualcosa. Velocemente veniamo serviti e ci accomodiamo sotto i tendoni predisposti per l'occasione. Impeccabile l'organizzazione.

Il momento più bello viene quando la ressa di gente affamata si placa, ed i nostri amici hanno la possibilità di sedersi con noi a chiacchierare. Ci vengono offerte delle buonissime torte ed un fresco prosecco ci solletica la gola con le sue bollicine.

Quante belle risate e che bei discorsi con Mauro, Angelo, Roberto. Nel frattempo a Dario cala la palpebra per il bicchierino di troppo e noi ridiamo nel guardare il suo sguardo assonnato...

È il momento dell'estrazione dei biglietti della lotteria: una bicicletta mountain bike è tra i premi in palio, chissà se toccherà a noi... una discesa e sarebbe da buttare. Oppure il televisore! Il pomeriggio fila così in allegria ed arriva per noi il momento di ritornare a casa. Ringraziata la compagnia di Sant'Antonio,  ritorniamo in sella e per una sconnessa mulattiera ritorniamo a valle e alle macchine.

E così un'altra piacevole giornata è trascorsa, in compagnia di amici, in tranquillità. Sarebbe bello un giorno organizzarsi con gli Orma per un bel giro tutti insieme, in mountain bike, magari una due giorni sulle Dolomiti...

Dai, facciamolo! Non siate timidi!


(foto by Dario Gnali©)

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